“…mi sono ritrovata su un treno diretto a Sud. Il giorno che sono scesa dal treno avevo solo l’essenziale, in un solo bagaglio.”
Il titolo del libro: “Diversamente a Sud” e queste righe, hanno reso “imprescindibile” il nostro legame con Sabrina Barbante. Per questo l’abbiamo inseguita, per mesi, e invitata a presentare il suo terzo romanzo durante “La Notte di #InchiostrodiPuglia”, a Brindisi, presso Camera a Sud, trasformato in “Fortino Letterario”, il 24 aprile 2015.
La sua intervista….
Per quale motivo sei ritornata al Sud?
“Perché dopo essere stata praticamente ovunque, la mia città sembrava il posto più lontano. E lontano volevo di nuovo andare.”
La tua valigia del ritorno è piena di…
“Rimmel, scarpe, fotografie, appunti di viaggio, pazienza.”
Complessivamente è stato un ritorno positivo o negativo?
“Positivo.”
Ci puoi spiegare perché?
“Perché sono la migliore me stessa mai esistita. E perché si fa un passo indietro solo per prendere la rincorsa. E perché se non fossi felice me ne sarei già andata di nuovo.”
Quali sono state, se ce ne sono state, le difficoltà del rientro? Cosa hai fatto per superarle? Cosa consiglieresti di fare per superarle?
“Sia per la prima che per la seconda domanda, leggere ‘Diversamente a Sud’ :)”
Scrittrice. Blogger. Traduttrice. Consulente Social Media Marketing. Raccontaci la tua attività qui al Sud.
“Ho aperto la partita IVA come traduttrice e lavoro quindi soprattutto per l’estero (mi piace vincere facile). Ero giornalista e pian piano sono diventata blogger. Ed è molto divertente.”
Ci lasci un pensiero per BaS…
“Ci sono diverse sfumature di Sud che ci portiamo dentro. A seconda di quella egemone, si può essere ovunque incredibilmente felici. E ovunque stupidamente infelici. Anche a Sud.”
Una rete tra tornati al Sud potrebbe essere d’aiuto e supporto a chi torna?
“Una rete è sempre utile. Può esserlo con consigli su come avviare o trovare un lavoro ad esempio.”
Cosa dovrebbe/potrebbe fare la rete BaS?
“Tra le tante cose, vedi risposta precedente.”
“…perché il Sud è anche una questione di fiducia nelle persone giuste…”
Grazie per la fiducia, Sabrina!
Marianna per BaS
…ed il suo racconto per BaS
“Sono tornata a Sud dopo cinque anni ed un tempo indeterminato a Milano, dove avevo colleghi bellissimi e un ambiente lavorativo umano e familiare.
Ergo, non fu scelta dettata dal grigio delle persone, dalla freddezza, solitudine e bla, bla, bla.
Come non dalla pizzica e dal solemarevento era spinto il mio animo a tornare a Sud.
Il punto è questo. Non era questione di anima ma solo di corpo. Il corpo mi ha tolto il sonno, e poi l’appetito e la salute.
Come quando ci si innamora.
Perché mi fa ridere,
Perché è bello,
Perché mi fa sentirà casa….
Cazzate. Amenità. Banalità.
Scuse patetiche con cui si cerca la ragione dove non ragione non c’è.
La verità potrebbe risiedere in alcune sotto cartelle del nostro inconscio, di quelle che proprio non conosciamo e non decodifichiamo. Il motivo (e non la ragione) per cui ci si innamora (e per cui si torna a Sud) è lì in qualche spazio nascosto e compresso dell’immaginario nato e cresciuto con noi da quando abbiamo iniziato a piangere.
Da adulti si riassume in chimica e ci pota lì, da colui o colei per il quale saremmo disposto a tutto. Persino a morire.
Persino costringerci, una volta per tutte, a vivere.
Ed a fare tutta una serie di cose per le quali la giustificazione ‘mi fa ridere’ o ‘mi mette di buon umore’, davvero proprio non regge.
Il mio rientro a Sud e stato così.
Non mi faceva ridere, non mi metteva allegria più di Milano. Non è una questione di qualità della vita.
È stato corpo e chimica, generata da quelle sotto cartelle dell’inconscio cui non si può ordinare ‘salva con nome’ per rintracciarle.
E’ stato come Amore.
E i motivi, come nel caso dell’amore, sono stati futili, ma imprescindibili.”
Sabrina Barbante per BaS