Rossella Lauro

Rossella Lauro, a 18 anni lascia la sua isola e parte per Roma. Qui, inizia a lavorare dopo la laurea in Servizi Sociali. Torna a Procida a 31 anni, spinta da una forte passione per la sua terra e dal desiderio di dare il suo contributo “dal basso” fatto di azioni concrete e fiducia.

Oggi è Assessore ai Lavori Pubblici, politiche giovanili, comunicazione e promozione territoriali ed è felice perchè il cambiamento tanto desiderato è in atto.

Questa la sua bellissima storia:

Rossella LauroPer quale motivo sei tornata al Sud?
“Ho scelto di ritornare a Procida perché a Roma non ero più felice. Sentivo che avevo bisogno di riappropriarmi delle mie radici ma questa volta come scelta consapevole.”

La tua valigia del ritorno è piena di…
“Se tutto ciò è accaduto è anche merito vostro. Una sera ero a nella mia casa in affitto a Roma e, girando su fb un pò annoiata, ho trovato la vostra pagina Bentornati al Sud. Storie di giovani che in qualche modo erano vicini al mio disagio e che tornando nelle loro città (nel nostro meraviglioso Sud) avevano riscoperto parti di sè completamente nuove e stimolanti.

marianna pozzuloHo pensato subito che forse la mia idea di mollare tutto ed andare via non era così folle ma, anzi, condivisa. Ho sentito che comprendevo perfettamente lo stato d’animo delle tante storie di successo raccontate dalle persone coinvolte sulla vostra pagina. Appena iscritta  mi hai contattata (ti invio, l’immagine della nostra conversazione). A distanza di due anni ho scelto di andare via e ritornare a Procida con una valigia piena di entusiasmo, di sogni, di speranze e di energia positiva. Ma la realtà ha superato qualsiasi mia aspettativa…”

Complessivamente è stato un ritorno positivo o negativo?
“Positivo. La mia aspirazione era quella di creare una cooperativa sull’isola per dare lavoro ad un gruppo di giovani e per proporre servizi sociali di qualità. Ciò mi ha fatto conoscere e riscoprire tanti isolani sensibili all’argomento. Allo stesso tempo però, mi sono scontrata con una realtà molto chiusa e complessa. Segno della necessità di un cambiamento forte, importante e dal basso.”

Quali sono state, se ce ne sono state, le difficoltà del rientro?
“Tutte le persone con cui ho trovato da subito un feeling poi si sono rivelate le stesse con cui ho condiviso  un percorso politico, ciò non è casuale. Tra l’anno 2013 e inizio 2014, il mio viaggio verso Procida diventa più frequente. Nel mese di maggio 2014, partecipo ad una riunione durante la quale un gruppo di cittadini decide di approfondire la scelta amministrativa di installare un’opera molto grande in una delle zone più belle dell’isola, tra l’altro, ad alto rischio di frana. Propongo di seguire la comunicazione, così a distanza potevo dare il mio contributo. Inizia così il percorso che ci ha portati verso la salvaguardia della nostra meravigliosa isola.”

Di cosa ti occupi?
“A Roma mi sono laureata e specializzata come Educatrice Professionale Coordinatrice dei Servizi Sociali. Dopo un anno di servizio civile presso una casa famiglia per persone con disabilità, la cooperativa mi ha assunta come responsabile della comunicazione e raccolta fondi. Dal 2005 al 2014 la cooperativa “Spes contra spem” mi ha dato tante opportunità, sono diventata socia credendo tanto nelle attività che portavamo avanti. Ma ad un certo punto non mi bastava più. Sentivo che avevo dato tutto, non vedevo prospettive di crescita professionale e personale… Avevo solo 30 anni. Con  tanti sacrifici, tanto impegno e tante rinunce potevo solo essere fiera di me stessa ma non mi bastava. Mi mancava qualcosa. Da qui, la decisione di tornare. ”

Ci lasci un pensiero per BaS…
“Grazie, grazie per la spinta e la forza che mi avete dato. E’ importante sentire il sostegno di una rete di persone che vivono le tue stesse emozioni, che hanno le tue stesse sensazioni. Tutto ciò fa sentire meno soli e ti indica la strada verso il futuro… la reciprocità è crescita, è scambio, è vicinanza affettiva.”

Una rete tra tornati al Sud potrebbe essere d’aiuto e supporto a chi torna?
“Non è semplice ritornare ed essere compresi… Spesso viene vista come una forma di tradimento o di abbandono. Io ho scelto di conquistare la fiducia dei procidani trasformando le parole in fatti. Essere in prima linea non solo con le “chiacchiere” ma con le azioni.”

Cosa dovrebbe/potrebbe fare la rete BaS?
“Raccontare sempre di più e potenziare le storie con un percorso itinerante. Per esempio, il raccontare la mia storia potrebbe sembrare un volersi mettere in mostra, invece è un modo per dare speranza a tanti giovani sfiduciati. Abbiamo il compito di raccontare le tante belle storie e di essere di supporto a chi non ha ancora trovato il coraggio.”

Se hai dell’altro da raccontarci questo spazio è tutto per te!
“Volete sapere come è andata a finire la storia? A giugno 2014 consegno le dimissioni a lavoro. Momenti di tensione e smarrimento dentro e fuori la cooperativa hanno caratterizzato quel periodo. Ad agosto ritorno a Procida (Vivere Procida) con un furgone di scatole piene di speranza. Regalo la macchina ad un amico di Roma. Compro una bici elettrica nella mia nuova isola. Ogni fine settimana mi incontro con un gruppo di amici che intraprendono un percorso verso le elezioni comunali. Io mi occupo della comunicazione della campagna elettorale e creo un gruppo di lavoro per approfondire le tematiche sociali. Partecipo ad un lavoro realizzato da giovani procidani per parlare di dipendenze da droga, alcol e gioco. Attiviamo un percorso democratico per decidere il candidato sindaco attraverso le primarie. Viene scelto Dino Ambrosino, un ragazzo di 36 anni già all’opposizione da 15 anni, il quale mi chiede di candidarmi con lui…
Dopo le elezioni dello scorso maggio, il 2 giugno ci siamo insediati al Comune di Procida e sono Assessore ai Lavori Pubblici, politiche giovanili, comunicazione e promozione territoriali.

Beh, nel frattempo ho ristrutturato una piccola casetta in cui vivo, ho partecipato alle selezioni per diventare insegnante di sostegno, tra poco inizierò i corsi, e collaboro con una scuola di osteopatia di Roma occupandomi di comunicazione.

La rivoluzione è in atto. Dopo 30 anni di stallo politico, il cambiamento che stiamo portando avanti è culturale e non è semplice. Grande sfida che approccio con amore perchè è la mia terra e a lei devo tutto!”

chiaia

La cosa che più ti mancava e/o la cosa che più ti mancherà.
“Nonostante le amicizie che porto ancora nel cuore, Roma è una città in cui non si può vivere per sempre. Molti colleghi romani sceglievano di comprarsi una cosa fuori città e da pendolari, ogni mattina, attraversavano una serie di disagi per raggiungere la cooperativa. Purtroppo doveva diventare anche la mia scelta obbligata se volevo comprare una piccola casetta e lasciare le case in affitto condivise con studenti e lavoratori. A 30 anni, dopo aver condiviso sempre tutti gli spazi, volevo un piccolo posto  nel mondo tutto mio, in cui rifugiarmi dopo lunghe giornate di lavoro. Il pensiero di svegliarmi ogni mattina e mettermi in viaggio ore prima per arrivare a lavoro puntuale, prendere la macchina e scontrarsi con il traffico della capitale, oppure incastrarsi in un mezzo pubblico schiacciata da altri 1000 pendolari o inciampare in uno dei tanti disagi che la città propone, mi faceva pensare sempre più alla mia isola. In realtà a Procida potevo avere una piccola casetta subito, un luogo tutto mio, stare vicino alla mia famiglia e agli amici, una qualità della vita migliore e arrivare a lavoro a piedi o con la bici in pochi minuti.”

Grazie Rossella, aprendo la tua valigia abbiamo scoperto che è anche un pò merito nostro questo tuo ritorno a casa e ne siamo super orgogliosi! 🙂 A questo punto, la butto lì… che ne dici di organizzare una tappa dei nostri incontri itineranti dal titolo: Bentornati al Sud – Procida!!?? 😉

Marianna per Bas