Antonella Corciulo, dopo il Master Universitario in “Economia della Cultura e Organizzazione Eventi Culturali” a Ravenna torna a Borgagne, suo paese natale.
Nel suo racconto spicca e colpisce una parola: FIDUCIA. La ripete spesso perché è il “valore chiave” del suo percorso che in questa intervista condivide con noi.
Scoprite perché….
Percè sei ritornata al Sud? “Il mio “partire” ha sempre previsto, sin dall’inizio, un “tornare”, i fattori scatenanti sono legati ai miei affetti. La perdita di un pilastro fondamentale della mia famiglia, mia nonna 95 anni e una modernità disarmante e la nascita di mia nipote, la speranza per il futuro e la volontà di fare per la mia terra Entrambi gli eventi mi hanno vista “assente giustificata” ed è così prepotentemente maturata la necessità di tornare. Troppe cose stavano accadendo in mia assenza, nel bene e nel male, volevo far parte della storia dei miei affetti e della mia terra.”
La tua valigia del ritorno è piena di… “A 19 anni ho deciso di dare fiducia alla mia città Lecce, scegliendo con convinzione la sua Università, quando tutti andavano a studiare al nord, mi sono chiesta: “Perché no?”, i lati positivi del restare erano di più di quelli negativi e così ho fatto. Ho scelto una facoltà, per molte persone e per molti versi ritenuta ancora oggi “inutile”, Conservazione dei Beni Culturali, ho dato fiducia alla mia terra e alla sua storia. Ho lavorato per pagarmi gli studi, non per necessità ma per volontà, perché impegnarsi è meglio che chiedere. Non mi sono mai pentita della scelta di restare, ma non è stato semplice confrontarsi con un sistema che spesso preferisce il clientelismo, che è sempre in bilico tra spreco e mancanza di fondi e che chiude, appena possibile, la porta in faccia ai suoi talenti.
E così appena laureata, per la prima volta, la mia fiducia viene meno e mi costringe ad un esame: “Cosa voglio fare, dove voglio andare?”, tutti ci sono passati! Nella mia prima estate da laureata analizzo attentamente le possibilità che mi offre il mio futuro e lì in bella vista mi fa l’occhiolino “Ritorno al Futuro” il programma di borse di studio della Regione Puglia. Ancora una volta mi sono chiesta: “Perché no?”, in bilico tra la sfiducia di risposte come “…perché sono tutti raccomandati” e la fiducia di altre come “…perché te lo meriti”, ho deciso di provare. Finalmente dopo anni di fiducia data, qualcuno ricambiava, qualcuno aveva fiducia in me!
Sono partita, l’Emilia Romagna e il suo sistema della gestione manageriale della cultura e dei beni culturali mi aspettavano, la fiducia datami e l’entusiasmo mi accompagnavano. Ho frequentato il master scelto, ho svolto il tirocinio nell’ente in cui volevo, nell’ufficio in cui volevo, sono stata tutor dell’edizione successiva del mio master e ho iniziato a lavorare. Ho lavorato in una delle realtà d’eccellenza in Italia nel campo della valorizzazione e gestione dei beni culturali, ho lavorato con impegno e sono stata ripagata con tanta fiducia nelle mie possibilità. La fiducia mi ha portato, a lavorare ad un Interreg da lead partner, a passare dal Guggenheim di Venezia, a collaborare alla realizzazione di mostre d’arte che hanno ricevuto recensioni dal “The Times” e a mettere tutta me stessa nel seguire un progetto finanziato da Fondazione con il Sud a Foggia.
Il mio “partire”, come detto, ha sempre previsto un “tornare”! Ho studiato e lavorato con la convinzione e la fiducia che prima o poi sarei ritornata. Sono ritornata a marzo del 2012, con un sogno nel cassetto, realizzatosi grazie alla mia famiglia, contagiata della mia fiducia, da quel sogno è nata “La Torre nel Borgo”.
Complessivamente è stato un ritorno positivo o negativo? Ci puoi spiegare perché? “Positivo, la fiducia è contagiosa! Ho ripreso i contatti con il mio territorio, con il mio piccolo paesino e con gli amici lasciati. Ho attivato nuovi rapporti di collaborazione e ho notato tanta voglia di fare, di cambiare, di mettersi in gioco; la fiducia è la costante che unisce tutti i miei incontri.”
Quali sono state, se ce ne sono state, le difficoltà del rientro? Cosa hai fatto per superarle? “Lavorare qui non è semplice, l’esperienza in Emilia Romagna mi ha insegnato che il rispetto per il lavoro è fondamentale, che prima dei ruoli vengono le persone e il loro benessere, che a fare insieme si è più forti e che non si deve aver paura di chi è preparato. Paura che ogni tanto ancora ritrovo nel nostro territorio soprattutto nel confronto con una classe dirigenziale, spesso debole. Il mio consiglio ancora una volta è dare fiducia al prossimo, provare, buttarsi, anche al Sud, anzi soprattutto al Sud, ci sono tante persone che hanno voglia di fare. La bravura sta nel riconoscerle ed essere capaci di darsi delle reciproche possibilità.”
Di cosa ti occupi? “Il ritorno è coinciso con l’ultimazione dei lavori di restauro de “La Torre nel Borgo” (www.latorrenelborgo.it), una casa-torre del ‘500 nel centro, che un tempo era storico, del mio paesino Borgagne, in Salento ad appena 4 km dal mare della costa adriatica. I lavori non sono stati semplici, in un contesto socio-economico che ancora non ha capito l’importanza della nostra storia e del recupero del nostro patrimonio. “La Torre nel Borgo” è una piccola sfida alle bruttezze che a volte punteggiano il nostro territorio, è la volontà di recuperare piuttosto che di costruire ex-novo e la realizzazione di un’idea di sviluppo economico anche a partire dal nostro patrimonio storico-cultuale. Bisogna educarsi alla bellezza e la “Torre nel Borgo” rappresenta una piccola lezione: tutti possiamo essere con i nostri mezzi, artefici del cambiamento! Oggi a poco più di un anno dall’apertura del nostro B&B siamo fra le strutture ricettive consigliate dagli autori della famosa guida Lonely Planet.”
Ci lasci un pensiero per BaS… “Fiducia, in fondo è tutta una questione di fiducia!”
Una rete tra tornati al Sud potrebbe essere d’aiuto e supporto a chi torna? In che modo? “Mettere in contatto le persone porta sempre nuove e positive energie.”
Cosa dovrebbe/potrebbe fare la rete BaS? “Si potrebbero aumentare gli incontri sul territorio, in modo da scambiarsi le esperienze e le possibilità di collaborazione. Da parte mia piena disponibilità ad ospitarvi all’ombra della corte interna de “La Torre nel Borgo”.”
Se hai dell’altro da raccontarci questo spazio è tutto per te! “Il mio ritorno al Sud ha portato anche all’inizio della collaborazione con l’Ass. Borghi Autentici d’Italia (www.borghiautenticiditalia.it), di cui Borgagne è socio. Tutto nasce dall’incontro con il Presidente dell’Ass. Ivan Stomeo e da quella capacità, di cui sopra, di darsi delle reciproche possibilità. Mi fa piacere parlare della realtà dei Borghi Autentici perché in questa c’è il meglio dell’“Italia che c’è la vuole fare”, il meglio delle Istituzioni che la rappresentano, ma soprattutto delle persone che guardano ad un’Italia anche e soprattutto al Sud, in cui è possibile crescere e lavorare.”
Come BaS accettiamo l’invito presso La Torre nel Borgo ed estendiamo l’invito alla Fiducia reciproca come arma di cambiamento!
Grazie Antonella!
Marianna per BaS