Tornare al Sud per crescere, per sé e per gli altri: Vincenzo Marranca

Scelte folli e sogni irraggiungibili, ma solo per gli altri: ecco di cosa è costellata la strada percorsa da Vincenzo Marranca!

Vincenzo, infatti, dopo una Laurea in Legge sente che la sua strada è altrove: prima in America dove diventa musicista professionista (Diploma professionale in Musica al Berklee College of Music di Boston), poi nel Regno Unito dove suona per artisti di calibro internazionale.

Ma durante il suo percorso, che lo ha portato anche a Siena, Milano, Los Angeles e Guangzhou, Vincenzo ha in testa un pensiero pulsante: “non si può realizzare nessun sogno se non si ha piena consapevolezza del motivo per cui si è scelto di inseguirlo.

Il suo Motivo lo trova negli studi sulla crescita e sullo sviluppo personale. Forte della libertà di voler scegliere ancora una volta fuori dalle “regole”, Vincenzo decide di tornate in Italia, a San Giovanni Gemini – Agrigento, e di aiutare le persone ad affrontare i cambiamenti difficili che dovranno vivere.

Per quale motivo sei ritornato al Sud?

“Per contribuire alla vita della comunità in cui sono cresciuto”

La tua valigia del ritorno è piena di…

“Tante conoscenze nuove, tanta esperienza, una nuova consapevolezza su quello che sono in grado di fare e un nuovo punto di vista su come funziona il mondo fuori dalla Sicilia.”

Di cosa ti occupi: lavoro, hobby, passioni?

“Gestisco un centro studi nel mio paese dove si imparano le lingue e si fanno corsi di recupero scolastico per bambini di scuola elementare e media. Nel mio lavoro cerco di trasferire parte di quel bagaglio che mi porto dietro dai viaggi all’estero e di incoraggiare i miei studenti (soprattutto i più piccoli) a credere di più in sé stessi e nelle loro potenzialità innate.

Nel tempo libero ho la passione della scrittura: ho un blog di crescita personale chiamato Dentro la Tana del Coniglio (dentrolatanadelconiglio.com) dove condivido concetti e strategie su come vivere meglio e superare le proprie insicurezze. Ho scritto anche un libro sulla felicità (Dentro la Tana del Coniglio – cosa ci rende felici, Aldenia 2018) e sto lavorando al secondo sull’importanza di conoscere sé stessi.”

Quali sono gli aspetti positivi e quali quelli negativi del ritorno?

“Aspetti positivi: Ho trovato stabilità emotiva, affettiva e finanziaria. Mi sento finalmente parte di una comunità che posso chiamare casa (cosa che all’estero era difficile provare).

Aspetti negativi: Una volta rientrati i limiti della mentalità meridionale diventano ancora più evidenti. È frustrante a volte essere circondati da persone che credono nell’impossibilità del cambiamento. Per far fronte a questa frustrazione ho scelto di tirar dritto per la mia strada e di fare del mio meglio per dimostrare con i fatti che con la volontà e la determinazione si può cambiare tutto, raggiungere qualsiasi obiettivo.”

La cosa che più ti mancava del Sud e/o la cosa che più ti mancherà della città in cui hai vissuto?

“Mi mancava tanto il cuore delle persone, la cura che mettiamo nei rapporti, l’interesse per il benessere di chi ci è vicino, il mettere da parte se stessi per il prossimo.”

Alla luce dell’attuale momento storico legato all’emergenza COVID come consideri la tua scelta di ritorno?

“Durante il lockdown, mentre guardavo al telegiornale le immagini del mondo che soffriva le conseguenze della pandemia, mi sentivo estremamente sollevato di aver fatto la scelta di tornare. Non so come avrei fatto a superare l’isolamento senza il supporto che ho avuto in quei mesi dai miei cari. E devo anche dire che vedendo la differenza tra il modo in cui abbiamo affrontato la pandemia in Italia e come invece è stata vissuta negli Stati Uniti di Trump mi sono sentito orgoglioso di essere italiano.”

Cosa può fare la rete BaS per chi è tornato o vuole tornare?

“Potrebbe far capire a chi è fuori che il sud ha bisogno di loro per crescere e che tornare non sempre equivale a rinunciare a una vita migliore (a volte è l’opposto). Si potrebbe poi fornire supporto emotivo e professionale a chi sta affrontando questa difficile decisione, per esempio con delle sessioni di coaching mirate a far individuare un percorso lavorativo o piano d’azione concreto.”

Se hai dell’altro da condividere, anche un solo pensiero per BaS, questo spazio è tutto per te!

“Credo che la vostra sia una missione meravigliosa e spero tanto che non smettiate mai di far passare il messaggio che tornare non è solo una prerogativa di pochi fortunati ma un atto necessario per preservare e proteggere questa terra meravigliosa.”

Bentornati al Sud

Antonella Tixi

Il Sud non è solo di chi ci è nato, è anche meta di chi sogna una vita diversa.
Antonella, genovese, da Varese, ha scelto di continuare la sua vita a Ceglie Messapica perché l’amore che prova per la nostra terra (adesso anche sua) è grande, così come l’amore che prova per gli animali…

1929224_47860944800_2721_nLa “valigia” che hai portato con te è piena di…
“Speranza di una vita vera, più “terrena” e aperta agli altri. Amore da dare e ricevere, amicizie vere, vecchie e nuove. Ho portato anche il terrore di quello che avrei trovato per gli animali bistrattati, abbandonati, usati e buttati e purtroppo la realtà è ancora medievale, ma la speranza non mi molla comunque.”

Ad oggi, il bilancio è stato positivo o negativo?
Positivo.”

Ci puoi spiegare perchè?
La gente di Puglia è magica: gran lavoratori, cuore immenso, gentilezza, senso dell’umorismo molto diffuso, ospitalità sempre, accoglienza amorevole. Nel concreto poi la differenza dello stile di vita è incredibile: per me che arrivo dalla zona più cara d’Italia, fare la spesa qui è tutti i giorni una lieta sorpresa (e, alla faccia dei leghisti maligni, mi vengono dati scontrini anche per 30 centesimi). I Pugliesi sono un popolo gentile, merce rara.”

Quali sono state, se ce ne sono state, le difficoltà?
L’ho già scritto: il rapporto dei Pugliesi con gli animali è medievale. La sterilizzazione è vista come un atto contro natura quando in realtà sono contro natura i poveri randagi, i cuccioli abbandonati ai cassonetti, i cani a catena. Le cose piano piano stanno cambiando, ma resta moltissimo da fare e le istituzioni sono latitanti. Io mi do da fare ogni singolo giorno con l’aiuto dello straordinario veterinario Nicola Ricci, un amico prezioso e un professionista molto competente, ma intendo ricattare violentemente chi qui gestisce il potere. Non la metterò sull’amore per gli animali, ma sulle ripercussioni che la visione delle brutture perpetrate ai danni sugli animali ha sul turismo, fonte di ricchezza per questa terra.”

Di cosa ti occupi? Lavoro, hobby, passioni?
Gestisco un centro di formazione linguistica per aziende (grazie a Internet posso lavorare da qui anche se la mia attività si svolge al nord). Hobby: lettura, storia (sono una fanatica studiosa della famiglia Kennedy), cinema, arte in generale, cucina. Imparare non mi basta mai. Passione: gli animali, sempre e sempre di più.”

Quali sono le differenze che reputi più importanti, tra la tua precedente città e quella attuale nel meridione?
“Sono genovese, ma ho vissuto in Lombardia per 35 anni. Gli ultimi 10 nella provincia di Varese dove ho detestato con tutta me stessa la mancanza di solidarietà, di amore, di un sorriso per strada. Insopportabile il razzismo del denaro contro il quale nemmeno la storia può nulla. Ho abbandonato senza alcun rimpianto una terra arida, anche se gli amici che ho il privilegio di avere, anche a Varese, non sono così. Qui ho trovato tutto l’opposto. Certo mi fanno incavolare i bambini in macchina senza seggiolino e senza cintura, i ritardi agli appuntamenti, il “lo facciamo poi”, ma in cambio ho molto, molto altro.”

Suggeriresti ai tuoi amici la tua città al Sud?
“CERTAMENTE!”

Quale sarà la cosa che più ti mancherà?
“ZERO, con l’unica e preziosissima eccezione di mio figlio. Ma ha 22 anni, in ogni caso io, mezza britannica per cultura, lo avrei comunque voluto fuori di casa a vivere la propria vita e studiare senza gli spaghetti al dente di mammà. Gli amici vengono a trovarci, io vado al nord per lavoro e li incontro, Easyjet ci aiuta parecchio.”

Perché hai scelto il Sud?
“Vacanza con 4 amiche nell’estate del 2010 nella zona di Martina Franca. Sono tornata al Nord talmente ottenebrata di amore per la Puglia che l’entusiasmo è diventato contagioso. I nostri più cari amici già nel 2011 si sono trasferiti, noi siamo venuti a trovarli e io ho iniziato a lavorare ai fianchi di mio marito ed eccoci qui dal 2013. Amo questa terra, amo i Pugliesi, la generosità, l’accoglienza, il TU sempre e ovunque, il cielo e gli ulivi che mi rallegrano la vista e il cuore. Ero davvero stufa dell’atrofia sentimentale di cui soffre la zona di Varese dove vivevo.”

Ci lasci un pensiero per BaS…
“A pelle so che mi piacerebbe collaborare, come e quando e perchè è tutto da discutere insieme. Probabilmente potrei mettere a disposizione la mia conoscenza della lingua inglese e la capacità nella scrittura (o almeno così mi dicono).”

Una rete tra tornati e benvenuti al Sud potrebbe essere d’aiuto e supporto a chi si trasferisce? In che modo?
“Si. Troppi stereotipi nordici da smantellare, un blog dedicato sarebbe prezioso.”

Cosa dovrebbe/potrebbe fare la rete BaS?
“Dobbiamo parlarne, tante cose piccole e grandi.”

Grazie Antonella, per l’amore che ci hai trasmesso e per quello che fai per questa terra e i suoi animali. Noi siamo aperti a qualsiasi collaborazione e sicuramente la tua grinta e il tuo entusiasmo sarebbero un positivissimo valore aggiunto.

 Paola Muti per BaS