Marta Tardáguila del Castillo

Marta Tardáguila Del Castillo, 29 anni. Laureata in Storia dell’Arte, a 25 anni lascia Madrid e si trasferisce a Bari per iniziare una nuova vita.

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Perché hai scelto il Sud?
“Ho conosciuto Bari nel 2010 grazie ad una borsa di studio Erasmus. Sono sincera, non era stata la mia prima scelta. Non sapevo nemmeno dove fosse. Però il destino ha voluto che io mi trovassi qui, ed è stata una piacevolissima sorpresa. Ho trovato una realtà completamente diversa da quella in cui sono cresciuta. Penso che ogni persona cerchi sempre l’opposto di quello che già conosce, perché si sa, non ci accontentiamo mai. Per questo motivo, per me che sono nata a Madrid e ho sempre vissuto lì, trovare una realtà piccola e a misura d’uomo dove ci vuole molto poco per avere tanto, è stato molto importante. Poi è stata anche la città che all’età di 21 anni mi ha regalato quel pezzettino di “indipendenza” che significa l’Erasmus, e questo non si dimentica mai. Dopo essere stata per circa dieci mesi in questa città, sono tornata in Spagna anche se non me ne sono mai andata completamente perché a Bari ho anche trovato quello che è ancora oggi l’amore della mia vita. Quindi insieme ci siamo trasferiti a Madrid, io a malincuore e lui molto volentieri, ma le cose non sono andate come ci aspettavamo e alla fine nel 2013 siamo tornati qui.”

La “valigia” che hai portato con te è piena di…
“Potrei dire vuota. Vuota perché per me tornare qui è stato come una rinascita. Dopo aver provato a costruirci una vita a Madrid, ma senza successo, dopo due anni di continua lotta per poi ritrovarci sempre a mani vuote, quando finalmente abbiamo deciso di tornare mi sono lasciata tutto alle spalle per andare incontro a quello che più volevo: vivere serenamente la mia indipendenza, la mia vita. E sapevo bene che Bari mi avrebbe dato quello di cui avevo (avevamo) bisogno. Un attimo di respiro. So che molti penseranno che sono pazza (“da Madrid a Bari!”) ma a quel punto della mia vita avevo bisogno di questo.”

Ad oggi, il bilancio è positivo o negativo?
“Positivo ovviamente, altrimenti non sarei rimasta tutto questo tempo. Quando parti da zero non può che andare bene perché puoi soltanto crescere. Non avevo grandi pretese quando sono venuta. L’unico mio obiettivo era quello di vivere. Purtroppo o per fortuna io, come molti miei coetanei, sono cresciuta senza pensieri né preoccupazioni, e questo spesso ha portato a una certa mancanza di identità. Ecco cosa cercavo io: la mia identità. E l’ho trovata.”

Quali sono state, se ce ne sono state, le difficoltà?
“Le difficoltà ci sono state, soprattutto all’inizio, ma non più di tanto. Per fortuna non sono mai stata sola. Sia la mia famiglia che la famiglia del mio fidanzato ci hanno sempre sostenuti ed aiutati in tutti i modi e questo ha contribuito a rendere tutto più facile.”

Di cosa ti occupi?
“Ho avuto la fortuna di incontrare Antonella Sardelli (Antonella è una #BaS che abbiamo intervistato lo scorso anno: qui la sua storia), amante dello spagnolo nonché responsabile del Centro de Estudios Lingüísticos e presidente di DICUNT e dell’Associazione Italo-Spagnola (denominata ACIS BARI). Ho iniziato a collaborare con lei quasi da subito e attualmente mi occupo delle lezioni di spagnolo per italiani. A parte questo, sono sempre impegnata nelle diverse attività che organizziamo per la diffusione della cultura spagnola. Sono anche socia fondatrice dell’associazione culturale DICUNT, membro del suo coro, insomma, un sacco di belle cose. Poi nel mio tempo libero c’è sempre qualche vestito da cucire, qualche sciarpa da finire, o qualcosa da creare…”

 

Quali sono le differenze che reputi più importanti, tra la tua precedente città e quella attuale nel meridione?
“Innanzitutto le dimensioni. Io sono di Madrid, una grande città dove tutto è grande, lontano, impersonale. Per quanto sia una bella città, queste sono le cose che più mi rendevano difficile la vita lì, soprattutto dopo aver vissuto in una città come Bari, piccola, a misura d’uomo, dove tutti si conoscono, o quasi (anche se devo dire, a questa cosa non mi sono ancora abituata!!!). A Bari, lo dico e lo dirò sempre, la vita è più facile.”

Cosa ti manca maggiormente?
“Evidentemente la famiglia e gli amici, quelli più vicini. Anche se la maggior parte degli amici sono anche loro fuori dalla Spagna. Insomma, mi manca non avere vicino le persone più care, ma per il resto, non mi manca proprio niente.”

Suggeriresti ai tuoi amici la tua città al Sud?
Io sì, la suggerirei, a chi come me non riesce a trovare il suo posto nel mondo. Credo che questo sia un bel posto da dove iniziare, un bel punto di partenza. Poi qui c’è il mare, qualcosa che per noi madrileni è veramente un lusso. Anziché prendere la metro per andare in centro, ti fai una passeggiata sul lungomare. Cos’altro vuoi?”

Se hai dell’altro da raccontarci questo spazio è tutto per te!
“Che dire, la mia storia a Bari è molto personale e capisco che non tutti la pensino come me. Ognuno di noi cerca cose diverse dalla vita, e quello che cercavo io l’ho trovato qui. Ciò non toglie che un domani ci siano altre domande ed altre città pronte a darmi una risposta… ¡Nunca se sabe!”

Ci lasci un pensiero per BaS…
“Bellissima iniziativa che ci dà l’opportunità di raccontare e condividere le nostre esperienze personali.”

Una rete tra tornati e benvenuti al Sud può essere d’aiuto e supporto a chi si trasferisce?
“Per quanto mi riguarda, condividere le esperienze può fornire un sostegno morale a chi arriva, la prova che ce la si può fare.”

Cosa dovrebbe/potrebbe fare la rete BaS?
“Potrebbe mettere in contatto gli stranieri che vivono stabilmente a Bari e questo potrebbe essere l’inizio di tante belle cose.”

Ci suggeriresti altri nominativi di Benvenuti al Sud?
Alberto De La Lama Carbajo

Grazie Marta!

Bentornati al Sud

 

 

Valentina Nesi e Luana Casalnuovo – Metis Magazine

Valentina Nesi, dopo la Laurea in lettere moderne, trova lavoro come insegnante in Toscana. Luana Casalnuovo, lascia il suo paese natale a 19 anni quando si trasferisce a Roma per frequentare l’università, corso di laurea in giurisprudenza.

A 27 anni, decidono di partire alla volta di Salamanca, in Spagna, per perfezionare la conoscenza della lingua spagnola. Al termine del periodo di studio, un’esperienza ricca e determinante per il loro futuro, sono tornate in Basilicata.

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Per quale motivo siete tornate al Sud?
“Principalmente perché il motivo della nostra permanenza in Spagna si stava per esaurire. In più avevamo in cantiere la nascita del nostro giornale: Metis magazine, progetto che siamo riuscite ad ultimare negli ultimi mesi.

Nonostante amassimo molto vivere in Spagna avevamo in mente di creare un qualcosa che avesse origine laddove abbiamo le nostre radici: in Basilicata, e ci sembrava giusto perseguire quest’obiettivo.”

La vostra valigia e’ piena di…
“La nostra valigia di ritorno è stato un bagaglio di emozioni, esperienze inaspettate ma anche tanta malinconia, il dispiacere del lasciare un posto che ci è rimasto nel cuore ma anche nostalgia verso la nostra terra natale.

Di sicuro il periodo spagnolo ci ha fatto assumere una maggiore consapevolezza su chi eravamo e su cosa avremo voluto realizzare.”

Complessivamente e’ stato un ritorno positivo o negativo?
“Positivo. Le esperienze vissute, sia a livello umano che dal punto di vista culturale, sono stata più che costruttive. In Spagna ci siamo potute relazionare con un ambiente, a tratti, molto differente da quello italiano e questa cosa ci ha aiutate molto nel momento in cui abbiamo deciso di fondare Metis magazine.

La voglia di tornare era tanta, ma al contempo, lasciare una città che ci ha dato tanto, anche dal punto di vista professionale, ha reso il ritorno in Basilicata più duro. Forti di questa esperienza, in pochi mesi, abbiamo dato vita a quello che prima di allora era solo un sogno nel cassetto: creare il nostro giornale.”

Quali sono state, se ce ne sono state, le difficoltàà del rientro?
“Beh senz’altro la prima difficoltà è stata il dover salutare persone che erano entrate a far parte della nostra vita quotidiana, ma anche il non poter più vivere quei luoghi, le tradizioni tipiche ispaniche e sicuramente il cibo. In Spagna l’ambiente era molto conviviale, sia dal punto di vista scolastico che lavorativo, quindi, rientrate in Basilicata ci siamo dovute scontrare con una realtà per certi versi più dura.

Nel momento in cui Metis magazine stava muovendo i suoi primi passi, ci è capitato di sentire colleghi che cercavano di denigrare il nostro lavoro o ancora peggio, tendevano a banalizzarlo, probabilmente anche perché a capo del giornale ci sono due donne. Nonostante tutto, però, ci siamo lasciate scivolare di dosso le critiche e abbiamo perseguito il nostro obiettivo.

Con un pò di dispiacere abbiamo appurato che il detto: “Nemo propheta in patria sua” è vero, e i dati di Metis magazine lo dimostrano: siamo molto lette al centro-nord Italia e persino all’estero, con una punta molto alta di lettori nella città americana di Oshkosh, nel Wisconsin, dove è presente una grande comunità italiana,  ma in Basilicata e soprattutto nel Metapontino ( dove viviamo), ci seguono in pochi,  cosa che per certi versi ci ha un po’ rammaricato.”

Di cosa vi occupate?
“Siamo nel direttivo dell’associazione culturale “Metis factory” e dirigiamo il magazine di approfondimento, attualità, cultura e tanto altro, da noi stesse fondato. In questo periodo, siamo anche impegnate nella realizzazione di una Web TV e di una Radio.

Nel tempo libero ci occupiamo di varie attività che spaziano dalla lettura alla scrittura sino ai viaggi. Infatti, almeno un paio di volte l’anno, partiamo alla scoperta di nuovi posti.”

metislogo

Ci lasciate un pensiero per BaS…
Viaggiate, siate affamati di conoscenza e sempre pronti a prendere la valigia e partire per conoscere nuovi posti, culture e persone ma conservate sempre intatto l’amore per il vostro luogo d’origine. Quel “nostos” che non deve essere inteso solo come un ritorno in senso geografico ma simboleggia un vero e proprio attaccamento alle proprie radici e origini e che dopo tante peripezie può rappresentare l’ultimo tassello di quel puzzle che conduce alla completa conoscenza di se stessi.”

Una rete tra tornati al può essere d’aiuto e supporto a chi torna?
“Sì certo, pensiamo che sia fondamentale soprattutto perché l’unione fa la forza e creare una rete BaS potrebbe portare anche alla nascita di nuove idee e progetti atti alla valorizzazione delle nostre regioni.”

Cosa dovrebbe/potrebbe fare la rete BaS?
“In primis dovrebbe offrire supporto e sostegno a chi decide di tornare al Sud. Ma, al tempo stesso, dovrebbe anche essere una sorta di network che porti all’ideazione e alla realizzazione di progetti innovativi per il meridione. Spesso quando si parla di “fuga di cervelli” si fa riferimento solo a chi emigra dall’Italia verso l’estero senza tenere in considerazione tutte quelle intelligenze che a causa della precarietà lavorativa sono costrette a lasciare il Sud Italia per trasferirsi al Nord.

Una rete progettuale e fattiva, quindi, potrebbe consentire loro di mettere a frutto il proprio talento creando una miriade di opportunità per sé e per gli altri.”

La cosa che più vi mancava e/o la cosa che più vi mancherà?
“Gli aperitivi nella Plaza Mayor di Salamanca, il calore della gente, i monumenti e persino la scuola. I passanti con i quali ti ritrovavi, quasi sempre, a scambiare quattro chiacchiere e l’informalità dei contesti anche più professionali.”

Grazie Valentina, grazie Luana! A noi, piace moltissimo che a capo di Metis magazine ci siano due giovani donne grintose come voi!

 Marianna per BaS

Evento: Cinema Sud

Venerdì  9 settembre, presso il Teatro Comunale di Torre Santa Susanna (BR), si è tenuto l’evento: “Cinema Sud”. L’incontro, nato dalla collaborazione tra il Comune di Torre Santa Susanna, Cine qua non, Idea Radio Nel Mondo, Erchieonline.it, il Barcollo Live e  Bentornati al Sud, ha raccontato il Cinema e i Ritorni a Sud.

Due le proiezioni della serata:

Il pluripremiato cortometraggio “Tutto su Madeleine” della regista di Erchie Sabina Andrisano incentrato su un tema molto vicino alla nostra quotidianità: il pettegolezzo.

Tre sono le cose difficili: custodire un segreto, soffrire le ingiurie e saper impiegare bene il proprio tempo. Madeleine come ogni donna ha dei segreti ma vive la sua vita alla luce del sole, serenamente e con gioia. Passa il suo tempo impastando dolci e godendosi la vita con Lara e René, molto più giovane di lei. La felicità di Madeleine suscita l’invidia di Vilma, una donna arrogante e superficiale che ha una giovane figlia, Alice. Vilma gode nel diffamarla e in occasione di the con le amiche, i pettegolezzi sulla pasticcera, mischiandosi alle fantasie delle donne, si fanno sempre più pesanti e peccaminosi. Storia della costruzione di un pettegolezzo fatto di dicerie, indiscrezioni e chiacchiere. Su uno sfondo tutto rosa contaminato dalle più graffianti competizioni femminili, un gruppo di pettegole scivoleranno inconsapevoli nel labirinto degli equivoci.

Il servizio realizzato dalla RAI e trasmesso lo scorso inverno su RAI1 per Speciale TG1: Cambio Vita di Federica Balestrieri per illustrare al meglio il progetto Bentornati al Sud illustrato, durante la serata, dalla fondatrice Marianna Pozzulo.

Non solo proiezioni, però, le due giovani donne hanno  raccontato le proprie esperienze al pubblico, intervistate dal sociologo Vincenzo Sardiello, mettendo in risalto aspetti inediti e potenzialità della nostra terra fondamentali per la crescita economica e culturale del territorio.

Locandina: Pier Paolo Ciccarese – erchieonline.it

Foto: Anna Fiore – BaS

 

“Il Meridionalismo non è un pranzo di gala”

“Politiche di attivazione dal basso. Senza sperare in anacronistici Masterplan. La popolazione del Sud, sempre più, chiede nuovi spazi di partecipazione e conoscenza. Molti al Sud ritornano e restituiscono competenze ed energie umane al territorio che ha investito per la loro formazione. SI pensi alle belle realtà fatte emergere dal blog Bentornati al Sud. Realtà come Inchiostro di Puglia dimostrano che nella regione dove tre persone su quattro in un anno non leggono neanche un libro si possano realizzare, nella notte del libro, oltre 500 eventi dedicati alla lettura, senza neanche un euro di spesa da parte pubblica. Facendo marketing territoriale dal basso di grande successo. Penso ad associazioni come Libera trasformano beni sequestrati alla mafia in opifici di speranza. Il Sud è tante cose ma, oggi, è più luce che ombre. Nonostante tutto.”

Una ricca riflessione, firmata da Alessandro Cannavale per Metis Magazine, da leggere con molta attenzione…
…non solo perchè ci siamo noi di #BentornatiAlSud e i nostri Amici #InchiostroDiPuglia

 

San Gennaro e Napoli Tá-Ttá

Dalla fervida mente Sangennariana di Francesco Andoli, nasce “Faccia Gialla”: la nuova tshirt che – realizzata in sinergia con l’Ing. Christian Barone, ideatore del brand identitario partenopeo Napoli Tá-Ttá, celebra il nostro amato santo protettore in occasione della festa patronale 2016.

sangennaronapolitatta

Un testimonial d’eccezione sia perché tra i massimi esperti in città di San Gennaro sia perché, lo scorso 5 marzo, Francesco fu tra gli ideatori e organizzatori della storica protesta popolare che ha portato al salvataggio della laicità di Gennaro e del suo culto. Protesta la cui eco mediatica, come ben ricorderete, fece letteralmente il giro del mondo. Una della pagine più belle e significative della recente storia napoletana.

L’idea di inserire San Gennaro tra i mitici supereroi “Avengers” vuole essere una simpatica provocazione che strizza l’occhio al pubblico dei più giovani i quali, negli ultimi anni, si sono riavvicinati con passione alla figura del nostro Patrono vedendo in lui un invincibile difensore della città e della sua gente nonché un potentissimo simbolo identitario.

Scoprila qui -> http://bit.ly/2cpQGAl
(Foto di: Francesco Morisieri)

Napoli Tá-Ttá

 

Grafico/Web Designer – Foggia

Daruma Srl  (Progettazione grafica · Organizzazione eventi · Agenzia pubblicitaria) ricerca:

Grafico/Web Designer

Segnalato dalla nostra tornata al Sud: Ines Pesce

GraficoWebDARUMA

Impiegato/a Amministrativo-Commerciale. Grottaglie (TA) /CHIUSA

L’azienda Melograno Made in Italy di Grottaglie (TA)

Melograno Logo

ricerca:

  • Impiegato/a Amministrativo-Commerciale

la risorsa si dovrà occupare in autonomia delle attività impiegatizie legate all’attività aziendale:

-gestione ordini clienti e fornitori
-preparazione preventivi-gestione magazzino
-emissione ddt e fatturazione
-prima nota-gestione banche
-rilevamento presenze dipendenti
-mansioni di segreteria generale

E’ richiesta un’ ottima conoscenza della lingua inglese.
Gradita esperienza settore commerciale.

Sede lavoro: Grottaglie (TA)

Segnalato da: Giacomo Linoci
Per maggiori informazioni e invio CV: glinoci@Gmail.com

Sviluppatore iOS – Lecce /CHIUSA

VidyaSoft Spin-off del corso di laurea di Ingegneria del Software dell’ Università del Salento, realizza sistemi efficienti e semplificati a supporto di Contactless Mobile Payments, Self-Checkout System, Sviluppo web e mobile.

VidyaSoftLecce

Ricerca:

–  SVILUPPATORE iOS

Sede: Lecce

Segnalato da: Alessandro Fiore

Per info e CV: Alessandro Fiore

Evento: Corto a Sud

Puglia. Mercoledì 3 agosto nell’atrio di Palazzo Imperiali a Latiano (Brindisi) si è svolto l’evento Corto a Sud: serata all’insegna di cinema, libri, gastronomia, riflessioni e racconti, tutto tassativamente a km 0 per raccontare il bello del Sud.

Cinema: proiezione del pluripremiato cortometraggio “Tutto su Madeleine” della regista di Erchie Sabina Andrisano incentrato su un tema molto vicino alla nostra quotidianità: il pettegolezzo. Tre sono le cose difficili: custodire un segreto, soffrire le ingiurie e saper impiegare bene il proprio tempo. Storia della costruzione di un pettegolezzo fatto di dicerie, indiscrezioni e chiacchiere. Su uno sfondo tutto rosa contaminato dalle più graffianti competizioni femminili.

Libri: spazio a cura di #Librierranti giovane realtà martinese che promuove la cultura attraverso il baratto dei libri, soprattutto quelli abbandonati nelle cantine e desiderosi di una nuova vita.

Racconti a SudBentornati al Sud, progetto nato da un’idea di Marianna Pozzulo nel 2011 per mettere in contatto coloro che, dopo lunghi o brevi periodi di lontananza, sono tornati nella propria Terra d’origine. Storie di ritorno e visione del servizio RAI: “Cambio Vita”, trasmesso ad aprile 2016 su RAI1,  con alcuni racconti della rete.

Intervista: a cura del ricercatore e blogger del Fatto Quotidiano Alessandro Cannavale.

Media partner: Idea Radio Nel Mondo

Gastronomia: prodotto della tradizione: lu pizzu e altri prodotti tipici locali.

Organizzazione: Assessore Maria Paola Ingusci – Assessorato alla Cultura della Città di Latiano

Direttore Artistico: Vincenzo Sardiello (Sociologo, Scrittore, Responsabile redazione Idea Radio Nel Mondo).

Fotoreporter: Crocifisso Turrisi

quiSalento – 1/15 agosto 2016

quiSalento (eventi, turismo, cultura, tradizioni e attualità), storica rivista eventi salentina, racconta il nostro progetto nella Rubrica: Salentoweb (n.10 – 1/15 agosto 2016).