Bentornati al Sud

Si parte con una valigia piena di speranza, si torna con un bagaglio ricco di esperienza.

Bentornati al Sud

Dalla “fredda” Spagna alla vivace Bari: benvenuto Alberto de la Lama Carbajo!

Un programma europeo, un viaggio, la passione per l’insegnamento e un legame indissolubile che nessuna latitudine può spezzare, quello con la famiglia lontana.
Questi gli elementi della storia di Alberto, dalla “fredda” Spagna alla vivace Bari.
Una valigia vuota che si riempie di nuove opportunità. Ben arrivato a Sud!

Per quale motivo hai scelto il Sud?
“Erasmus. Ho scelto il sud, in particolare Bari, per il mare.”

La valigia che hai portato con te è piena di…
“Ho portato con me una valigia vuota e piano piano si è riempita di tante cose fantastiche.”

Di cosa ti occupi: lavoro, hobby, passioni?
“Dopo essermi “stra-formato”, sono diventato insegnante di spagnolo. Lavoro come professore di conversazione al Liceo Linguistico di Bitonto e il pomeriggio faccio corsi di preparazione alla certificazione di lingua spagnola in diversi licei e scuole medie. Sono anche esaminatore presso l’Ente Certificatore “Instituto Cervantes”.

La mia più grande passione è viaggiare. Ogni mese cerco di fare un piccolo viaggio per staccare della routine (anche se in questo periodo non possiamo). Poi, ascolto musica (spagnola e italiana), leggo e vedo la tv quasi sempre in spagnolo, vado a ballare, esco con i miei amici…”

Quali sono gli aspetti positivi e quali quelli negativi della scelta fatta?
“Oggi posso dire che è positivo perché ho un lavoro che mi soddisfa, ho buoni amici che sono diventati la mia famiglia “barese”, e vivo in una città che sento mia. Ci sono state anche delle difficoltà, la più importante trovare un lavoro. Dopo essermi laureato in “Investigazione e tecniche di mercato”, feci un master in Marketing qui a Bari che prevedeva un tirocinio ma nel 2014 trovare un tirocinio, in piena crisi economica, era quasi impossibile. Dopo 6 mesi senza risultati, pensavo di tornare in Spagna, ma una persona speciale mi ha aiutato a indirizzare la mia carriera verso l’insegnamento della lingua spagnola. Non nego di aver provato molta paura perché non ero pronto per l’insegnamento (essere madrelingua non significa poter insegnare la propria lingua) ma iniziai a formarmi per poter insegnare lo spagnolo agli stranieri e piano piano iniziai ad avere grandi soddisfazioni finché nel 2017 vinsi il concorso a cattedra ed entrai di ruolo. A conseguire tutto questo mi ha aiutato molto il fatto che ho sempre voluto insegnare e per questo non è stato così difficile cambiare “strada”. Chi avrebbe mai detto che avrei comprato una casa a Bari e che mi sarei laureato in Lingue in Italia!!”

La cosa che più ti mancherà della tua città precedente?
“Della mia città precedente mi manca la mia famiglia e i miei amici.”

Quali sono le differenze più importanti tra la tua città precedente e quella attuale al Sud?
“Io vengo da Villalpando, nella provincia di Zamora, una città del centro nord della Spagna, quindi, una città molto fredda d’inverno e molto calda d’estate ma a parte il clima, lì funziona tutto: l’autobus arriva in orario, le strade sono pulite, i bidoni non si vedono (sono sottoterra), gli uffici pubblici funzionano. È stato molto difficile abituarmi alla burocrazia italiana, ai ritardi… potrei scrivere un intero libro di “Avventure a Bari”.”

Alla luce dell’attuale momento storico legato all’emergenza COVID come consideri la tua scelta?
“Mi manca molto la mia famiglia, anche se ogni giorno faccio una videochiamata ed è come se fossi con loro. Non mi pento della mia scelta, perché questa emergenza poteva capitarmi in una qualsiasi città spagnola comunque lontana da loro. Non vi nego che l’ansia per voler andare a trovarli più spesso e non potere è forte.”

Cosa può fare la rete BaS per chi si trasferisce al Sud?
“Aiutare alle persone che voglio tornare al Sud, soprattutto nelle pratiche burocratiche e creare un sito in altre lingue per aiutare a persone che, come me, vengono dal estero.”

Se hai dell’altro da condividere, anche un solo pensiero per BaS, questo spazio è tutto per te!
“Continuate a scoprire storie di persone che sono venute o tornate qui. Sono sempre esperienze di vita che possono aiutare altre persone che vogliono prendere questa decisione.”

Bentornati al Sud

Piergiuseppe Esercizio

“Esperienza”, “vita sociale”, “progetti” e “famiglia” sono dei concetti che ritornano costantemente, se non nelle loro parole nero su bianco, sempre nelle conversazioni che abbiamo, de visu o sul web, con i ragazzi che decidono di affidarci le proprie storie.

Ogni volta si genera una magica alchimia per cui qualcuno, su invito o spontaneamente, decide di parlarci un po’ di sé, dei propri perché e dei propri come, del proprio ritorno o del proprio arrivo al Sud, e per magia riaffiorano, quando scorriamo le righe che ci hanno regalato o ascoltiamo le parole che ci consegnano, quelle parole che ci riportano sempre alla stessa incontrovertibile realtà: “nessun uomo è un’isola“, come scriveva John Donne.

Ecco un altro dei motivi per i quali spesso il Sud “vince” sul Nord, perché oltre alla sua rinascita, oltre al suo potenziamento, oltre al suo fascino, nei bilanci dei Bentornati il Sud rappresenta le radici. E le radici umane sanno crescere forti, in infanzia e giovinezza, e assorbire il nutrimento dalla terra, ed il terreno per propria natura non può traslocare. Ecco perché chi nasce al Sud, a volte, non riesce a ritrovare altrove lo stesso “nutrimento”, anche quando quell’ altrove gli ha offerto più di ciò che sperava.

La storia di oggi è quella raccontata dalle parole di Piergiuseppe Esercizio, classe 1975, da Bari a Modena e ritorno.

Piergiuseppe Esercizio

La crisi economica e del lavoro non ha scalfito gli ambienti ipertecnologici dell’informatica, anzi: si pensi alle statistiche di luglio 2017, quando la percentuale di impiego dei laureati in tale ambito si attestava al 96% dei laureati. Un boom che ha permesso a Piergiuseppe di cercare di tornare a casa, mantenendo intatto il proprio profilo professionale.

Gli chiediamo, come sempre facciamo, quali siano state le difficoltà del rientro, e ci dice: “La difficoltà principale è stata trovare un progetto in cui credere, per questo ho cercato sempre attraverso i tanti canali che internet mette a disposizione“. “Progetto”, si diceva: l’importanza di sapere che se si torna non si dovranno accantonare tutte le aspettative di crescita e coerenza che si erano coltivate da quando ci si era iscritti all’università o si era iniziata una carriera.

Piergiuseppe è andato via proprio per lavoro, a Modena, città esempio di architettura industriale che ne segna inequivocabilmente l’identità e i tratti, ed è andato via, diversamente da molti altri che al Nord si trasferiscono per studiare, quando aveva 31 anni. Per poi lasciarla all’età di 42.

Lasciate che ve lo dica una che è andata via tante volte e da tante città: questa è una storia diversa. Andar via da un posto a 18 anni, quando hai solo voglia di lasciar casa e imparare ad autogestirti ( e magari riuscirci poco), è un conto. Poi conoscere nuovi amici, nuovi luoghi, e magari rientrare a casa solo per le vacanze e guardarla con nostalgia. Ma a 30 anni il luogo in cui vivi è Casa, molto di più, molto più intensamente, quindi lasciarlo è più impegnativo ancora. Poi – parla sempre quella che ha lasciato tante città – una volta che ti sei ri-radicato in un nuovo posto, quando hai il tuo giro, il tuo pub preferito, la tua lavanderia di fiducia, riprendere tutto e andare via ancora una volta non è, semplicemente, difficile: è coraggioso, temerario.

Lo fai per un motivo valido. Dice Piergiuseppe che è tornato “per portare la (propria) esperienza nelle aziende meridionali”. “Esperienza”, l’ho scritta per prima, questa parola. Perché è così che succede: ti viene un dubbio, quando sei fuori: “Ma perché queste cose che so fare devo farle qui, e non a casa mia?”

Non è un caso che Piergiuseppe ci dica che il suo bilancio del ritorno è positivo perché ha “realizzato il sogno di lavorare per il Sud”.

È un sogno comune fra i trapiantati. Poi bisogna trovare il progetto giusto, diceva Piergiuseppe qualche riga più su, e in questo è stata fondamentale l’esistenza di Bentornati al Sud: “Mi siete stati molto d’aiuto quando credevo di non trovare un’opportunità per tornare“. Perché la rete di Bentornati al Sud (cito testualmente) è utile “per reinserirsi anche socialmente, e per fare squadra, tornare dopo un’esperienza fuori apre la mente, avere a che fare con persone che hanno avuto un’esperienza di vita/lavorativa simile aiuta a diffondere quanto di positivo c’è fuori“.

La socializzazione intesa non solo come reinserimento nella vita sociale (sic), abbattendo il muro della paura del “ma c’è ancora qualcuno di simile a me, nel posto da cui sono andato via tanti anni fa?”, ma anche come condivisione delle informazioni e delle storie, che, condivise, contribuiscono alla narrazione del Sud del Possibile.

Ma cosa è mancato, e cosa mancherà a Piergiuseppe, protagonista di questa storia un po’ diversa, che ha avuto il coraggio e la fortuna di tornare al Sud e riuscire a realizzare se stesso? La famiglia. La famiglia d’origine, di cui sentiva la mancanza quando era a Modena, che è stata uno dei propulsori della sua scelta di rientrare, e la famiglia acquisita, quella modenese, quella adottiva, che lo ha accolto nel suo periodo settentrionale, le tante persone che ha “trovato e lasciato” e che gli hanno sempre mostrato affetto e rispetto indiscutibili.

Perché “nessun uomo è un’isola”, e quindi a Piergiuseppe va il nostro “bentornato” nell’arcipelago-Sud.

Roberta Iacovelli

Sales ENGINEER

LOGO TERA HR

TERA – è una PMI innovativa fondata nel 2007 da imprenditori pugliesi con un’esperienza di circa 20 anni nella progettazione e produzione di soluzioni originali per l’efficienza energetica, l’energia rinnovabile e il monitoraggio ambientale.

Negli ultimi anni, TERA ha acquisito un’esperienza preziosa nello sviluppo di elettronica custom per applicazioni ad alto contenuto tecnologico ed ha contribuito allo sviluppo di soluzioni originali partecipando a progetti cooperativi nazionali ed europei di R&S.

In un’ottica di potenziamento dell’attuale organico

ricerca 

Sales ENGINEER

La risorsa, riportando direttamente all’Amministratore della società, curerà i piani di business e le relative attività di sviluppo commerciale in riferimento a nuovi prodotti, supportato da un team multidisciplinare (progettisti, amministrativi, marketing).

In particolare, si occuperà di:

• verificare la corrispondenza fra la comunicazione/marketing e le funzionalità del prodotto (modello a ciclo continuo, upgrade programmati, sistemi modulari e scalabili);

• pianificare strategie innovative per il lancio di nuovi prodotti e per il consolidamento delle vendite dei prodotti/servizi già esistenti;

• contribuire alla definizione e verifica dei modelli di business;

• definire la rete dei partner e la rete di distribuzione;

• identificare nuove opportunità di business.

Il/La candidato/a deve possedere preferibilmente esperienza in ruoli similari in uno dei seguenti settori tecnologici:

• elettrico/elettronico/termotecnico/ESCO;

• servizi erogati tramite piattaforme SW.

Completano il profilo:

  • Attitudine a lavorare in team;
  • ottime capacità gestionali e commerciali;
  • forte e proattivo orientamento agli obiettivi;
  • un marcato interesse verso i nuovi scenari legati all’efficienza energetica.

Preferenziale il possesso di un titolo di studio in materie tecniche.

L’azienda offre un contratto di lavoro subordinato con tipologia e livello in funzione dell’esperienza, corredato da schemi retributivi incrementali legati a premialità.

Sede di lavoro: Conversano – Bari

Per candidarsi inviare CV a: ufficiopersonale@terasrl.it.

La selezione è rivolta a persone di entrambi i sessi (L. 903/77). Gli interessati sono pregati di inviare un dettagliato CV con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali (D. Lgs. 196/2003).

Segnalato da: Tera srl – Energy Efficiency Solutions

Dario Gatti

Dario Gatti, Laurea in Economia Aziendale. Lascia Bari a 19 anni per studiare a Milano. Torna a 31 anni nella sua città natale.

foto Dario Gatti

Per quale motivo sei tornato al Sud?
“La mia è una storia comune a tantissimi ragazzi del Sud: dopo il Liceo la partenza per Milano, una laurea in Bocconi e un’esperienza quasi decennale in grandi multinazionali a Milano.

Grandi soddisfazioni lavorative ed esperienze di vita intense, ma nel cuore sempre una grande voglia di puntare a Sud e sul Sud.

Sempre tanti incontri e confronti ma mai il calore vero del Sud, la sua spontaneità, la felicità delle piccole cose, i sapori e gli odori della nostra Terra, ma soprattutto la consapevolezza che la nostra è una Terra dalle poche (forse) opportunità professionali, ma dalle mille risorse.

Mille risorse soprattutto umane: più conoscevo gente e più mi accorgevo di come il tanto produttivo Nord è tale per le eccellenze del Sud che qui vi lavorano.

La domanda sempre più ricorrente era: ma se all’improvviso tutte le nostre eccellenze smettessero di andar via per necessità (e non per scelta, perché se di scelta si tratta è più che legittima!) e investissero nel Sud, o portassero la propria esperienza nella propria Terra, cosa succederebbe?

Va bene scegliere di andare via per fare una nuova esperienza, per studiare fuori, per allargare la mente, anche per tutta la vita se si crede, ma deve essere sempre una scelta libera e mai dettata dalla mancanza di alternative.

Sono partito da questa convinzione e il resto è venuto da sé.”

La tua valigia del ritorno è piena di…
“Tanti progetti, tanto ottimismo, tanta tenacia ma anche tanta esperienza e la forte consapevolezza della scelta fatta.”

Complessivamente è stato un ritorno positivo o negativo?
“Positivo. Il ritorno è stato super positivo! Ho trovato esattamente quello che mi aspettavo e che ho sognato per tanto tempo. Ho ritrovato gli amici di sempre con i quali sembra che non sia passato neanche un giorno da quando sono andato via e che mi hanno abbracciato forte quando hanno saputo che sarei tornato. E poi ho trovato subito il sostegno di tanti che qui sono rimasti e che su questa Terra hanno scommesso. Ne vorrei citare uno che mi ha scritto: “La nostra Terra ha bisogno di persone con la mente aperta. Di opportunità ce ne sono una caterva qui… solo chi non ha occhi non le vede”. Sono questi i messaggi che mi fanno capire che la scelta è quella giusta.”

Quali sono state, se ce ne sono state, le difficoltà del rientro?
“Al momento fortunatamente non ce ne sono state.”

Di cosa ti occupi?
“Sono laureato in Economia Aziendale e mi sono sempre occupato di Amministrazione e Controllo di Gestione. Adesso il mio nuovo ruolo mi propone nuove sfide e nuove competenze da acquisire, dalla gestione dei rapporti commerciali a quelli organizzativo-gestionali e strategici.

Divido la mia settimana lavorativa tra i due Centri Medici della mia famiglia ad Acquaviva delle Fonti (BA), Aura Medical SPA e Centro Diagnostico Biologico, che rappresentano un punto di riferimento sul territorio nell’offerta di prestazioni mediche specialistiche, e una vera e propria eccellenza Pugliese in Italia creata da ragazzi straordinari del Sud, l’AIMS – Accademia Italiana Medici Specializzandi che ha sede a Bari e si occupa di preparare i giovani Medici di tutta Italia al Concorso Nazionale per l’ammissione alle Scuole di Specializzazione.”

Ci lasci un pensiero per BaS…
State creando una consapevolezza nuova nei tanti ragazzi del Sud che vanno via per cercare lavoro… state dando coraggio a chi non ha mai smesso di crederci ma a cui spesso manca l’ultimo slancio, l’ultimissimo passo per prendere una scelta coraggiosa ma bellissima.”

Una rete tra tornati al Sud può essere d’aiuto e supporto a chi torna?
“Assolutamente sì, sia dal punto di vista professionale attraverso la sezione “Passalavoro” che permette a chi è fuori e vuole tornare al Sud di avere un punto di riferimento in più e sia dal punto di vista sociale, perché permette di incontrare persone che hanno fatto il tuo stesso percorso e che possono comprendere perfettamente le aspettative e le paure che si provano scegliendo questa bellissima strada.”

Cosa può fare la rete BaS?
Continuare a creare network per chi è ritornato e per chi ritornerà (speriamo sempre più numerosi!)”

La cosa che più ti mancava e/o la cosa che più ti mancherà.
“Devo ammettere che i miei 11 anni a Milano non sono stati negativi, anzi.

Milano mi ha fatto incontrare l’amore, mi ha insegnato ad amare la novità e la libertà, a non temere il cambiamento, a farmi carico delle mie responsabilità, mi ha reso efficiente e veloce e mi ha offerto opportunità di crescita professionale e personale.

In generale credo che come esperienza sia stata positiva, a prescindere da quello che desideravo per me e cioè tornare a Casa.

Credo che mi mancherà un po’ il cambiamento continuo al quale una città all’avanguardia come Milano ti abitua, però credo che ci sarà sempre l’opportunità di vivere questo cambiamento da semplice visitatore.

In più ho lasciato lì tanti amici ai quali sono molto legato e che spesso tornerò a trovare.”

Ci suggeriresti altri nominativi di Bentornati al Sud?
“Ad oggi no, ma spero presto e volentieri di farlo!”

Bentornati al Sud

Product (HW) ENGINEER/CHIUSA

LOGO TERA HR

TERA – è una PMI innovativa fondata nel 2007 da imprenditori pugliesi con un’esperienza di circa 20 anni nella progettazione e produzione di soluzioni originali per l’efficienza energetica, l’energia rinnovabile e il monitoraggio ambientale.

Negli ultimi anni, TERA ha acquisito un’esperienza preziosa nello sviluppo di elettronica custom per applicazioni ad alto contenuto tecnologico ed ha contribuito allo sviluppo di soluzioni originali partecipando a progetti cooperativi nazionali ed europei di R&S.

In un’ottica di potenziamento dell’attuale organico

ricerca 

Product ENGINEER

Inserito nel team di HW Design, Test & Validation, rapportandosi al Program Manager, contribuirà alla gestione del ciclo di vita di prodotti ad alta tecnologia. Sarà coinvolto nella progettazione di prodotti che integrino componenti hardware e software (marginalmente anche meccanici); si occuperà di test di dispositivi e sistemi HW/SW e della relativa tracciabilità dei prodotti coinvolti, sia in fase di prototipazione che di produzione; si occuperà dello studio di normative e specifiche di prodotto e curerà la certificazione di prodotto.

– Problematiche di produzione/montaggio schede elettroniche (PCBA), incluso approvvigionamento componenti, con particolare riferimento a PCB tecnologicamente evoluti; coordinamento delle attività di progettazione rispetto alla ricerca continua di componenti e tecnologie nuove per l’aggiornamento continuo del prodotto;

– Problematiche di test: progettare i test prima di eseguirli; nello sviluppo, nel debug, spesso questo viene lasciato alla fantasia del progettista ma per produzioni di pre-serie o di serie, migliaia di pezzi, è indispensabile avere una cura particolare nella progettazione dei test, per aumentare l’efficacia e ridurne i costi; test di affidabilità;

– Certificazione: seguire la compilazione ed aggiornamento del “fascicolo tecnico” che consente la marchiatura CE e programmare specifici test interni e quelli che vanno eseguiti presso laboratori esterni.

Requisiti:

  • conoscenza delle tecniche di progettazione HW di sistemi a microcontrollore/microprocessore, circuiti/schede elettroniche;

  • conoscenza dei processi di produzione di prodotti elettronici, PCBA (e PCB);

  • attitudine alla individuazione, pianificazione e implementazione di piani di test e simulazione di schede e prodotti elettronici;

  • conoscenza delle problematiche di certificazione di prodotto elettronico (sicurezza elettrica, EMC, spettro radio, protezione dati);

  • buona conoscenza della lingua inglese.

Costituiscono un plus:

  • competenza di sistemi operativi, sia RTOS che Linux e/o similari; conoscenza delle problematiche delle Wireless Sensor Networks (sensoristica e protocolli in ambito IoT);

  • conoscenze di dispositivi e sistemi in ambito building (prevalentemente BACS ed HEMS);

  • conoscenza delle tematiche legate all’affidabilità dei componenti e sistemi elettronici;

  • esperienza, anche breve, in posizioni lavorative analoghe.

Completano il profilo:

Possesso di una laurea o titolo di studio equivalente in materie ingegneristiche (o anche Informatica e Fisica). Propensione al lavoro di gruppo e doti comunicative.

 Sede di lavoro: Conversano – Bari

Per candidarsi inviare CV a: ufficiopersonale@terasrl.it.

La selezione è rivolta a persone di entrambi i sessi (L. 903/77). Gli interessati sono pregati di inviare un dettagliato CV con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali (D. Lgs. 196/2003).

Segnalato da: Tera srl – Energy Efficiency Solutions

Mer Mec Group ricerca Tender Specialist – Monopoli (BA) / CHIUSA

MerMecGroup

Mer Mec Group sede di Monopoli (BA) ricerca Tender Specialist con esperienza in gare internazionali.

La risorsa risponderà al Tender Manager e sarà responsabile del corretto espletamento delle procedure relative alle gare d’appalto.

Nello specifico:

  • Fase preparatoria: individua, ricerca e monitora i bandi di gara e le offerte sul mercato, sia per quanto riguarda forniture e servizi che per la realizzazione di beni;
  • Supporta la fase di redazione della valutazione di fattibilità e ed idoneità: lavorando in sinergia con i Product Manager e l’ingegneria, analizza i requisiti richiesti dal bando e valuta la compatibilità tra il tipo di prestazione oggetto dell’offerta ed i requisiti dei prodotti aziendali.
  • Coordina le operazioni amministrative e burocratiche: produzione atti e documentazione richiesti dalla procedura, dalla fase introduttiva fino a quella conclusiva;
  • Richiede e analizza i preventivi al fine di tradurli in un contratto d’appalto;
  • Monitora e assicura il pieno rispetto delle tempistiche e delle scadenze fissate;
  • Monitora e controlla il corretto svolgimento dell’appalto, sia dal punto di vista tecnico-amministrativo che da quello economico;
  • Verifica e controlla l’andamento, anche economico, dell’offerta nel tempo;
  • Si aggiorna periodicamente sullo stato dei mercati di riferimento e sulla normative internazionali di settore.

Si richiede:

  • Esperienza di almeno 2 anni in realtà internazionali preferibilmente in ambito di progettazione produzione sistemi tecnologici;
  • Laurea ad indirizzo tecnico, economico o giuridico;
  • Ottima conoscenza della lingua inglese preferibilmente accompagnata da una seconda lingua.

Completano il profilo: capacità di adattamento a contesti mutevoli, multitasking, dinamismo, proattività, capacità organizzativa e resistenza allo stress.

Sede di lavoro: Monopolo (BA).

Per candidarsi inviare cv a: mg_career@mermecgroup.com – rif. 25MM2017

La selezione è rivolta a persone di entrambi i sessi (L. 903/77). Gli interessati sono pregati di inviare un dettagliato CV con l’autorizzazione al trattamento dei dati personali (D. Lgs. 196/2003).

Segnalato da: Francesco Casalino

Fonte Linkedin: TENDER SPECIALIST

Altri ANNUNCI LAVORO di Mer Mec Group

 

Marta Tardáguila del Castillo

Marta Tardáguila Del Castillo, 29 anni. Laureata in Storia dell’Arte, a 25 anni lascia Madrid e si trasferisce a Bari per iniziare una nuova vita.

Marta 2

Perché hai scelto il Sud?
“Ho conosciuto Bari nel 2010 grazie ad una borsa di studio Erasmus. Sono sincera, non era stata la mia prima scelta. Non sapevo nemmeno dove fosse. Però il destino ha voluto che io mi trovassi qui, ed è stata una piacevolissima sorpresa. Ho trovato una realtà completamente diversa da quella in cui sono cresciuta. Penso che ogni persona cerchi sempre l’opposto di quello che già conosce, perché si sa, non ci accontentiamo mai. Per questo motivo, per me che sono nata a Madrid e ho sempre vissuto lì, trovare una realtà piccola e a misura d’uomo dove ci vuole molto poco per avere tanto, è stato molto importante. Poi è stata anche la città che all’età di 21 anni mi ha regalato quel pezzettino di “indipendenza” che significa l’Erasmus, e questo non si dimentica mai. Dopo essere stata per circa dieci mesi in questa città, sono tornata in Spagna anche se non me ne sono mai andata completamente perché a Bari ho anche trovato quello che è ancora oggi l’amore della mia vita. Quindi insieme ci siamo trasferiti a Madrid, io a malincuore e lui molto volentieri, ma le cose non sono andate come ci aspettavamo e alla fine nel 2013 siamo tornati qui.”

La “valigia” che hai portato con te è piena di…
“Potrei dire vuota. Vuota perché per me tornare qui è stato come una rinascita. Dopo aver provato a costruirci una vita a Madrid, ma senza successo, dopo due anni di continua lotta per poi ritrovarci sempre a mani vuote, quando finalmente abbiamo deciso di tornare mi sono lasciata tutto alle spalle per andare incontro a quello che più volevo: vivere serenamente la mia indipendenza, la mia vita. E sapevo bene che Bari mi avrebbe dato quello di cui avevo (avevamo) bisogno. Un attimo di respiro. So che molti penseranno che sono pazza (“da Madrid a Bari!”) ma a quel punto della mia vita avevo bisogno di questo.”

Ad oggi, il bilancio è positivo o negativo?
“Positivo ovviamente, altrimenti non sarei rimasta tutto questo tempo. Quando parti da zero non può che andare bene perché puoi soltanto crescere. Non avevo grandi pretese quando sono venuta. L’unico mio obiettivo era quello di vivere. Purtroppo o per fortuna io, come molti miei coetanei, sono cresciuta senza pensieri né preoccupazioni, e questo spesso ha portato a una certa mancanza di identità. Ecco cosa cercavo io: la mia identità. E l’ho trovata.”

Quali sono state, se ce ne sono state, le difficoltà?
“Le difficoltà ci sono state, soprattutto all’inizio, ma non più di tanto. Per fortuna non sono mai stata sola. Sia la mia famiglia che la famiglia del mio fidanzato ci hanno sempre sostenuti ed aiutati in tutti i modi e questo ha contribuito a rendere tutto più facile.”

Di cosa ti occupi?
“Ho avuto la fortuna di incontrare Antonella Sardelli (Antonella è una #BaS che abbiamo intervistato lo scorso anno: qui la sua storia), amante dello spagnolo nonché responsabile del Centro de Estudios Lingüísticos e presidente di DICUNT e dell’Associazione Italo-Spagnola (denominata ACIS BARI). Ho iniziato a collaborare con lei quasi da subito e attualmente mi occupo delle lezioni di spagnolo per italiani. A parte questo, sono sempre impegnata nelle diverse attività che organizziamo per la diffusione della cultura spagnola. Sono anche socia fondatrice dell’associazione culturale DICUNT, membro del suo coro, insomma, un sacco di belle cose. Poi nel mio tempo libero c’è sempre qualche vestito da cucire, qualche sciarpa da finire, o qualcosa da creare…”

 

Quali sono le differenze che reputi più importanti, tra la tua precedente città e quella attuale nel meridione?
“Innanzitutto le dimensioni. Io sono di Madrid, una grande città dove tutto è grande, lontano, impersonale. Per quanto sia una bella città, queste sono le cose che più mi rendevano difficile la vita lì, soprattutto dopo aver vissuto in una città come Bari, piccola, a misura d’uomo, dove tutti si conoscono, o quasi (anche se devo dire, a questa cosa non mi sono ancora abituata!!!). A Bari, lo dico e lo dirò sempre, la vita è più facile.”

Cosa ti manca maggiormente?
“Evidentemente la famiglia e gli amici, quelli più vicini. Anche se la maggior parte degli amici sono anche loro fuori dalla Spagna. Insomma, mi manca non avere vicino le persone più care, ma per il resto, non mi manca proprio niente.”

Suggeriresti ai tuoi amici la tua città al Sud?
Io sì, la suggerirei, a chi come me non riesce a trovare il suo posto nel mondo. Credo che questo sia un bel posto da dove iniziare, un bel punto di partenza. Poi qui c’è il mare, qualcosa che per noi madrileni è veramente un lusso. Anziché prendere la metro per andare in centro, ti fai una passeggiata sul lungomare. Cos’altro vuoi?”

Se hai dell’altro da raccontarci questo spazio è tutto per te!
“Che dire, la mia storia a Bari è molto personale e capisco che non tutti la pensino come me. Ognuno di noi cerca cose diverse dalla vita, e quello che cercavo io l’ho trovato qui. Ciò non toglie che un domani ci siano altre domande ed altre città pronte a darmi una risposta… ¡Nunca se sabe!”

Ci lasci un pensiero per BaS…
“Bellissima iniziativa che ci dà l’opportunità di raccontare e condividere le nostre esperienze personali.”

Una rete tra tornati e benvenuti al Sud può essere d’aiuto e supporto a chi si trasferisce?
“Per quanto mi riguarda, condividere le esperienze può fornire un sostegno morale a chi arriva, la prova che ce la si può fare.”

Cosa dovrebbe/potrebbe fare la rete BaS?
“Potrebbe mettere in contatto gli stranieri che vivono stabilmente a Bari e questo potrebbe essere l’inizio di tante belle cose.”

Ci suggeriresti altri nominativi di Benvenuti al Sud?
Alberto De La Lama Carbajo

Grazie Marta!

Bentornati al Sud

 

 

TRAIPLER ricerca per la sede in Puglia/ CHIUSA

 

 

TRAIPLER – prima piattaforma di produzione video professionali in tutta Italia

ricerca

 

1 UI/UX DESIGNER AND FRONT END DEVELOPER
Per info ed invio candidatura: https://goo.gl/fm8BpC


1 BACK END DEVELOPER
Per info ed invio candidatura:
https://goo.gl/wj4sTK

Se sei bravo e motivato…
Se sogni di trasferirti al sole di Puglia…
Se sei un pugliese in giro per il mondo che sogna di tornare “giù”…
Questo è l’annuncio giusto per te!

 

Sede: Putignano – Bari – Puglia

Segnalato da: Angela D’Aprile

 

Alessandra Rampellini

Alessandra Rampellini. Laurea in Scienze Pedagogiche. Si è trasferita, a 30 anni,  da Olgiate Comasco (CO) a Monopoli (BA) per amore. Sul suo account Instagram potete leggere: “Dalla Lombardia alla Puglia: l’inizio di una nuova vita!!

Non c’è bisogno di aggiungere altro…

 AlessandraRampelliniPerché hai scelto il Sud?
“Perché ho conosciuto uno splendido monopolitano di cui mi sono innamorata e che mi ha fatto innamorare della sua terra.”

La “valigia” che hai portato con te è piena di…
“La mia valigia è piena di tutto l’affetto della mia famiglia che ha avuto bisogno di tempo per digerire questo viaggio senza ritorno (soprattutto mia madre, di origine pugliese, che da adolescente si era trasferita a Nord con la sua famiglia). E poi di tutto l’affetto dei miei amici che mi hanno lasciato i loro abbracci migliori. L’altra metà della mia valigia è piena della mia “sana” incoscienza e della voglia di ricominciare una nuova vita con la persona che amo dopo 5 anni di storia a distanza.”

Ad oggi, il bilancio è stato positivo o negativo? Ci puoi spiegare perchè?
“Positivo. Perché dopo un anno e mezzo posso dire di essermi integrata benissimo: inizio a rispondere in dialetto (la pronuncia esce meglio quando sono arrabbiata o molto felice), col mio ragazzo stiamo comprando casa e da 2 mesi ho iniziato a lavorare in una comunità penale per adolescenti a Bari dove svolgo il mio lavoro da educatrice.”

Quali sono state, se ce ne sono state, le difficoltà?
“Le difficoltà più grosse sono state quelle per la ricerca del lavoro. Tante sono state le disillusioni che ho dovuto digerire e le proposte assurde che ho dovuto sentire. Ma alla fine queste negatività mi sono servite per forgiare la mia forza di volontà, grazie anche al sostegno del mio ragazzo.
L’altra difficoltà è stata l’iniziale solitudine: col tempo mi sono avvicinata a nuovi amici che mi hanno fatto riscoprire la bellezza della frase “andiamo a prenderci un caffè?”, che diventa poi una bella chiacchierata di minimo un’ora!

Di cosa ti occupi?
“Il mio lavoro è quello di educatrice, al momento in una comunità penale per adolescenti di Bari. Nonostante la pesantezza della categoria “penale” mi sta dando tante soddisfazioni umane e professionali. Seguire dei ragazzi nel loro percorso di comunità mi fa sperimentare ogni giorno che una seconda chanche è possibile. La speranza è che loro facciano tesoro del buono che hanno sperimentato per dare una svolta alla loro vita, ancora così giovane e tutta da scrivere!”

Quali sono le differenze che reputi più importanti, tra la tua precedente città e quella attuale nel meridione?
“La prima differenza più eclatante è il mare! Io sono sempre vissuta ad Olgiate Comasco, un paese di 11mila abitanti a 15 km da Como, dove lavoravo. Lì c’è un lago conosciuto in tutto il mondo, ma il mare di Monopoli è veramente una meraviglia con le sue calette da vivere in estate e meta di passeggiate tutto l’anno. Anche il clima qui è più mite, anche se in campagna non manca la nebbia e la prima gelata quest’inverno che ci ha ghiacciato un tubo di casa (un po’ di Nord mi segue sempre).
Non cado nella retorica del dire che al Nord le persone sono più fredde di quelle del Sud: quando conosci veramente le persone ti accorgi di quanto calore ho lasciato a Como e a quanto ne ho trovato qui.”

Quale sarà la cosa che più ti mancherà?
“La cosa che più mi manca del mio paese è la biblioteca comunale: una villa antica di 3 piani circondata dal polmone verde del paese. Per me era il centro delle mie letture e delle varie iniziative culturali che si organizzavano. Qui a Monopoli la biblioteca degli adulti è in fase di ristrutturazione da quando mi sono trasferita, attendo con impazienza la sua riapertura!
Un’altra cosa che mi mancherà ma che presto mi attrezzerò a preparare anche qui è la polenta taragna, gli sciatt e tutte le prelibatezze del comasco. Potrei anche farmi fare il “pacco da su.””

Suggeriresti ai tuoi amici la tua città al Sud?
“Lo faccio già con tutti i miei amici “nordisti”. Alcuni conoscono già altre parti della Puglia, altri sono venuti a trovarmi. E quando sarà pronta la nostra casa ci sarà una stanza per gli amici che vorranno venire a trovarci!”

Se hai dell’altro da raccontarci questo spazio è tutto per te!
Io credo che non sia tanto importante la latitudine in cui vivi, ma quanto le persone di cui ti circondi, che faranno della tua vita un libro sempre pieno di pagine memorabili e degne di essere raccontate!

Ci lasci un pensiero per BaS…
Quando sei un “benvenuto al Sud” hai la possibilità di tenere dentro di te più anime, più appartenenze regionali, che ti permettono di arricchire il tuo bagaglio personale con i nuovi sapori, modi di dire e persone amiche che incontrerai sulla tua strada.

Una rete tra tornati e benvenuti al Sud potrebbe essere d’aiuto e supporto a chi si trasferisce?
“Magari organizzando delle iniziative sia culturali che d’incontro tra le persone che hanno scelto il Sud come casa.”

Cosa dovrebbe/potrebbe fare la rete BaS?
“Potrebbe mettere in contatto le persone attraverso varie iniziative.”

La Puglia, negli scatti di Alessandra:

Grazie Alessandra, per aver condiviso con noi il tuo Amore per la Puglia… siamo felici felici felici  di averti tra i nostri bentornati! 🙂

Marianna per BaS

Area Manager Retail – Taranto, Matera e Bari.

HAPPY CASA STORE ricerca un Area Manager Retail – Taranto, Matera e Bari.

La risorsa, dopo adeguato affiancamento, avrà la responsabilità della gestione commerciale ed economica di 6 punti vendita situati tra le province di Taranto, Matera e Bari. Fondamentale raccordo tra la Direzione Retail e gli Store, garantisce gli standard qualitativi e il rispetto di norme e procedure aziendali ed ha la possibilità di selezionare, formare e motivare quotidianamente il proprio team per la crescita, lo sviluppo e il raggiungimento degli obiettivi.

Principali responsabilità:

  • Gestione commerciale ed economica degli store assegnati in linea con le direttive aziendali;
  • Coordinamento e gestione delle risorse umane;
  • Selezione, formazione e organizzazione del team;
  • Analisi della gestione dei punti vendita a favore dell’ottimizzazione dei costi;
  • Controllo del rispetto delle norme di riferimento con particolare attenzione alla sicurezza;
  • Garanzia degli standard qualitativi e della soddisfazione del cliente;
  • Mediazione tra i punti vendita e le funzioni Corporate

Requisiti:

  • Provenienza dal Retail/GDO (massimo 3 anni), preferibilmente nel settore dei beni durevoli/prodotti per la casa;
  • Laurea;
  • Attitudine per le attività commerciali e forte orientamento al cliente;
  • Ottime competenze comunicative, carisma e forte leadership;
  • Spiccate capacità organizzative e di pianificazione;
  • Flessibilità territoriale;
  • Attitudine al problem solving

Fonte Linkedin: Fernando RizzoDirettore Risorse Umane e Organizzazione
Per info e CV: selezioni@happycasastore.it (Gli interessati, di entrambi i sessi (L.903/77), possono inviare il loro CV aggiornato, completo di lettera motivazionale e con esplicito consenso al trattamento delle informazioni personali ai sensi del D. Lgs. 196/03 artt. 7/13/23).

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