Stefania Galegati Shines, da Bagnacavallo (RA), in Emilia Romagna, si sposta a Milano per studio, presso L’Accademia di Belle Arti di Brera. Dopo aver vissuto a Berlino e New York, si trasferisce in Sicilia. A Palermo, con il marito, crea il Caffè Internazionale lounge bar e spazio culturale dedicato all’arte, alla musica, all’artigianato e al design. L’intento è ospitare artisti emergenti ed internazionali per l’integrazione di diverse culture… e ribaltare alcuni noti luoghi comuni!!
Questo, il suo racconto da benvenuta al Sud:
Per quale motivo hai scelto il Sud? “Il Sud è una direzione. Sognavo di andare ancora più a Sud. Ma questo Sud, la Sicilia, mi sembrava la cosa più vicina all’Africa con, allo stesso tempo, le facilitazioni del mondo occidentale. Poi a un certo punto diventa una questione chimica, quando scendi dall’aereo respiri aria di casa e diventa casa.”
La “valigia” che hai portato con te è piena di… “Viaggi, incontri, esperienze, arte, musica, tanta strada fatta a zonzo…”
Ad oggi, il bilancio è positivo o negativo? “Positivo. Perchè ora si vedono i primi fiori di tanti semi piantati.”
Quali sono state, se ce ne sono state, le difficoltà? “La Sicilia non c’entra niente con l’Italia. Difficoltà a comprendere linguaggi apparentemente simili ma diversi. Difficoltà con le invidie e i lamenti e impossibilità di associazionismo, se non di volontariato.”
Di cosa ti occupi? “Sono un’artista (visiva?). Poi gestico un locale insieme a mio marito, con tanto di musica e spazio espositivo. Poi insegno pittura all’Accademia di Belle Arti.”
Ci lasci un pensiero per BaS… “Un pensiero che è nato ieri al bar, quando qualcuno mi ha detto: “Ah il Moscow Mule, quel drink l’anno scorso un amico mi prendeva in giro perchè a Palermo non era ancora arrivato mentre a Milano lo conoscevano tutti…” Ora c’è il Chillito un pestato famosissimo inventato da Davide Ricco (barman del caffè) che a Milano e Parigi non è ancora arrivato… Ribaltiamola un po’ questa prospettiva!”
Una rete tra tornati e “venuti” al Sud può essere d’aiuto e supporto a chi si trasferisce? “Chi non si è mai mosso dalla propria terra non può capire le difficoltà e le necessità di chi ha viaggiato molto. Per chi rimane sempre nello stesso posto, quello diventa il centro del mondo e difficilmente ha un atteggiamento aperto alle diversità.”
Cosa dovrebbe/potrebbe fare la rete BaS? “Non so, le reti nascono naturalmente condividendo delle cose. Forse traslocare in un posto non è sufficiente per fare rete. A New York dove tutti vengono da fuori non esistono reti per chi viene da fuori, o forse lo è tutta la città!! Qui la nuova ondata di attenzione verso il Sud è molto recente. Siamo tutti più felici se l’Italia viene un po’ ribaltata però anche occhio alla gentrificazione…”
Quali sono le differenze, che reputi più importanti, tra la tua precedente città e quella attuale nel meridione? “Negli ultimi quattro anni ero nomade. Tante differenze!”
Se hai dell’altro da raccontarci questo spazio è tutto per te! “Il Caffè Internazionale, il locale che mio marito ed io gestiamo, vorrebbe riuscire a mescolare culture diverse. Creare una factory di talenti locali e internazionale che possa fare produzioni esportabili. C’è una generazione di artisti nati qui che non se ne vuole andare. C’è un Palermo sound che vuole nascere da qui e smettere di pretendere che il jazz sia nato in Sicilia!! Sono qui da 8 anni, e per ragioni diverse ho visto le cose cominciare a muoversi da un paio di anni. Anche nelle teste delle persone. Spero che fra un po’ non sia piu così strano trasferirsi al Sud. Palermo è un posto meraviglioso pieno di vuoti da riempire e ridisegnare…”
Suggeriresti ai tuoi amici la tua città al Sud? “Lo faccio quasi tutti i giorni!”
La cosa che più ti mancava e/o la cosa che più ti mancherà. “Mi mancano diverse cose da posti diversi.”
Grazie Stefania, per i nomi che ci hai suggerito (li contattiamo subito!) e…
per quest’aria di cambiamento, multietnica e multiculturale, da Sud!
Marianna per BaS