Antonio Forte, Laurea in Economia e Commercio, Master in Qualità-Ambiente-Sicurezza e Sistemi di Gestione Aziendali si occupa di Consulenza Direzionale. Conosco Antonio (grazie a LinkedIn) perchè lavoriamo entrambi nel settore formazione aziendale. Dai primi incontri, di scambio e confronto, è emersa la sua grande professionalità e la sua profonda passione per la Nostra Terra. Inaspettato è arrivato il suo racconto. Per questo, sono ancor più felice di condividerlo con tutti voi.
Per quale motivo sei ritornato al Sud?
“Dopo il master a Roma ci sono stati due motivi per i quali ho preferito non rimanere nella Capitale e ritornare in provincia di Taranto.
Il primo, lavorare NEL e PER il mio territorio. Mettere a disposizione le mie conoscenze nelle nostre aziende, dare, nel mio piccolo, un impulso allo sviluppo della terra che, nel bene o nel male, mi ha comunque allevato e mi ha dato un’istruzione.
Il secondo motivo invece, è di carattere prettamente ideale. E’ dal 1861 che le migliori energie partono dal Sud per andare ad ingrossare le economie del mondo e del Nord Italia. E’ un sistema così strutturato ed interiorizzato anche dalle popolazioni meridionali che quasi non ci facciamo più caso.
Dopo il diploma è naturale spostarsi al Nord, per studiare, con annesse risorse finanziarie che potrebbero tranquillamente rimanere nel nostro territorio e finanziare i nostri affitti, le nostre città e le nostre università! Dopo l’università è altrettanto naturale rimanere nelle città (del Centro Nord) dove si è studiato, per ovvi motivi, e così si dà continuità allo scippo di risorse nei confronti del Sud Italia. Si lavora e si produce in cambio di 1.000 euro per ingrassare ancora di più datori di lavoro e sistemi economici mentre da noi rimane il deserto.
No, ho deciso che finché ce ne sarà la possibilità, il mio lavoro sarà destinato essenzialmente al Sud.”
Complessivamente è stato un ritorno positivo o negativo? Ci puoi spiegare perché?
“Se mi guardo indietro, ad oggi, posso dire che il ritorno è stato abbastanza positivo. Ho imparato tanto, ho studiato ancora e mi sono professionalizzato. Se guardo il mio CV sembra quasi impossibile che sia riuscito a fare quello che ho fatto, però insomma, chiunque con un po’ di impegno e dedizione ci sarebbe riuscito!
Quello che manca a tanti ragazzi e giovani è la volontà e la passione. Ovvio è che dare per acclarata la sconfitta non porterà mai alcun progresso. Molti ragazzi non ci provano nemmeno a immettersi nel circuito lavorativo del nostro territorio.
Come diceva una grande persona: chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso.”
Quali sono state, se ce ne sono state, le difficoltà del rientro? Cosa hai fatto per superarle?
“Durante lo stage ho lavorato tantissimo e ho cominciato a macinare km in Puglia e in altre regioni d’Italia (centro Italia – Lombardia). Ho sostenuto anche spese, mitigate dalla borsa di studio della Regione Puglia. Ma nel dopo stage ci sono stati mesi particolari, nei quali non lavoravo perchè ovviamente terminato il contratto di stage sono stato gentilmente messo alla porta.
Avevo scommesso nella mia terra ma nonostante questo ho trascorso 6 o 7 mesi da disoccupato. Sembrava quasi che la mia terra non avesse scommesso su di me.
Ero a casa certo, il periodo era l’autunno 2009 ma non ricordo di aver avuto particolari paure. Non mi sono demoralizzato, nella primavera 2010 magicamente sono cominciate ad arrivare richieste di consulenza tramite il mio sito e ho iniziato a lavorare, anche gratis a volte, ma a lavorare con aziende delle nostre province! L’obiettivo a questo punto era iniziare a ad inserirmi in qualche modo e farmi un CV da poter prima o poi rivendere.
Non avevo obiettivi chiari sul guadagno, anzi, a dirla tutta, non mi interessava nemmeno! Ho cominciato a fare consulenza per diverse aziende fino a quando una grande multinazionale con sede operativa nel centro Italia mi contatta (sempre tramite il sito internet) e mi chiede se fossi interessato a partecipare ad una loro gara di appalto per una certificazione di un servizio chimico. Ovviamente accetto al buio, apro partita iva al buio, vado a fare un sopralluogo, partecipo alla gara e la vinco!
Da allora, diciamo che la strada è diventata un po’ più in discesa perché almeno, cominciavo ad inserire nel mio portfolio aziende di spessore. Come si dice in questi casi, nel frattempo di acqua sotto i ponti ne è passata tanta!”
Di cosa ti occupi? “Mi occupo di Qualità, Ambiente, Sicurezza. Svolgo sia consulenza che formazione, anzi, forse faccio più formazione! Ho certificato, con diversi standard, una decina di aziende in questi anni e seguo una ventina di altre aziende per ciò che concerne la formazione. Lavoro stabilmente con un ente accreditato, molto serio, e con persone veramente fantastiche.
Ero ancora a Roma, nell’ottobre 2008 quando, seguendo l’idea di un docente del Master, apro un mio sito internet (www.antonioforte.com). E devo dire che quella scelta è stata la mia chiave di volta. Senza quel sito e senza quel docente probabilmente sarei ancora disoccupato.
Quello che voglio dire ai ragazzi è comunque quello di puntare su un target di mercato medio-alto. E’ quello forse più complesso ma che darà più soddisfazione se non nell’immediato, almeno nel medio – lungo termine.
Anche nel bisogno, non ho mai accettato consulenza non etiche o legate a strane aziende o personaggi. I miei clienti sono innanzitutto degli amici di cui posso fidarmi, e così come nella vita sociale, se non posso fidarmi non possono diventare nemmeno clienti.”
Ci lasci un pensiero per BaS… “Ottima iniziativa, avanti tutta 🙂 ”
Una rete tra tornati al Sud potrebbe essere d’aiuto e supporto a chi torna? In che modo? “Potremmo fare qualche meeting o convegno, anche in qualche posto di co-working. Ho qualche amico che ci lavora in quello di Brindisi 🙂 “
Cosa dovrebbe/potrebbe fare la rete BaS? “Promuovere il lavoro nel Meridione. C’è tanto da fare e le energie sono poche. Serve gente seria che cominci a pensare con la propria testa.”
Grazie Antonio, per aver condiviso con noi la tua esperienza…. che dimostra come, con impegno e volontà, è possibile realizzarsi lavorativamente anche (…e soprattutto!) dopo qualche momento “no”, anche (…e soprattutto!) nel nostro Sud!
Marianna per BaS