Alessandra Rampellini

Alessandra Rampellini. Laurea in Scienze Pedagogiche. Si è trasferita, a 30 anni,  da Olgiate Comasco (CO) a Monopoli (BA) per amore. Sul suo account Instagram potete leggere: “Dalla Lombardia alla Puglia: l’inizio di una nuova vita!!

Non c’è bisogno di aggiungere altro…

 AlessandraRampelliniPerché hai scelto il Sud?
“Perché ho conosciuto uno splendido monopolitano di cui mi sono innamorata e che mi ha fatto innamorare della sua terra.”

La “valigia” che hai portato con te è piena di…
“La mia valigia è piena di tutto l’affetto della mia famiglia che ha avuto bisogno di tempo per digerire questo viaggio senza ritorno (soprattutto mia madre, di origine pugliese, che da adolescente si era trasferita a Nord con la sua famiglia). E poi di tutto l’affetto dei miei amici che mi hanno lasciato i loro abbracci migliori. L’altra metà della mia valigia è piena della mia “sana” incoscienza e della voglia di ricominciare una nuova vita con la persona che amo dopo 5 anni di storia a distanza.”

Ad oggi, il bilancio è stato positivo o negativo? Ci puoi spiegare perchè?
“Positivo. Perché dopo un anno e mezzo posso dire di essermi integrata benissimo: inizio a rispondere in dialetto (la pronuncia esce meglio quando sono arrabbiata o molto felice), col mio ragazzo stiamo comprando casa e da 2 mesi ho iniziato a lavorare in una comunità penale per adolescenti a Bari dove svolgo il mio lavoro da educatrice.”

Quali sono state, se ce ne sono state, le difficoltà?
“Le difficoltà più grosse sono state quelle per la ricerca del lavoro. Tante sono state le disillusioni che ho dovuto digerire e le proposte assurde che ho dovuto sentire. Ma alla fine queste negatività mi sono servite per forgiare la mia forza di volontà, grazie anche al sostegno del mio ragazzo.
L’altra difficoltà è stata l’iniziale solitudine: col tempo mi sono avvicinata a nuovi amici che mi hanno fatto riscoprire la bellezza della frase “andiamo a prenderci un caffè?”, che diventa poi una bella chiacchierata di minimo un’ora!

Di cosa ti occupi?
“Il mio lavoro è quello di educatrice, al momento in una comunità penale per adolescenti di Bari. Nonostante la pesantezza della categoria “penale” mi sta dando tante soddisfazioni umane e professionali. Seguire dei ragazzi nel loro percorso di comunità mi fa sperimentare ogni giorno che una seconda chanche è possibile. La speranza è che loro facciano tesoro del buono che hanno sperimentato per dare una svolta alla loro vita, ancora così giovane e tutta da scrivere!”

Quali sono le differenze che reputi più importanti, tra la tua precedente città e quella attuale nel meridione?
“La prima differenza più eclatante è il mare! Io sono sempre vissuta ad Olgiate Comasco, un paese di 11mila abitanti a 15 km da Como, dove lavoravo. Lì c’è un lago conosciuto in tutto il mondo, ma il mare di Monopoli è veramente una meraviglia con le sue calette da vivere in estate e meta di passeggiate tutto l’anno. Anche il clima qui è più mite, anche se in campagna non manca la nebbia e la prima gelata quest’inverno che ci ha ghiacciato un tubo di casa (un po’ di Nord mi segue sempre).
Non cado nella retorica del dire che al Nord le persone sono più fredde di quelle del Sud: quando conosci veramente le persone ti accorgi di quanto calore ho lasciato a Como e a quanto ne ho trovato qui.”

Quale sarà la cosa che più ti mancherà?
“La cosa che più mi manca del mio paese è la biblioteca comunale: una villa antica di 3 piani circondata dal polmone verde del paese. Per me era il centro delle mie letture e delle varie iniziative culturali che si organizzavano. Qui a Monopoli la biblioteca degli adulti è in fase di ristrutturazione da quando mi sono trasferita, attendo con impazienza la sua riapertura!
Un’altra cosa che mi mancherà ma che presto mi attrezzerò a preparare anche qui è la polenta taragna, gli sciatt e tutte le prelibatezze del comasco. Potrei anche farmi fare il “pacco da su.””

Suggeriresti ai tuoi amici la tua città al Sud?
“Lo faccio già con tutti i miei amici “nordisti”. Alcuni conoscono già altre parti della Puglia, altri sono venuti a trovarmi. E quando sarà pronta la nostra casa ci sarà una stanza per gli amici che vorranno venire a trovarci!”

Se hai dell’altro da raccontarci questo spazio è tutto per te!
Io credo che non sia tanto importante la latitudine in cui vivi, ma quanto le persone di cui ti circondi, che faranno della tua vita un libro sempre pieno di pagine memorabili e degne di essere raccontate!

Ci lasci un pensiero per BaS…
Quando sei un “benvenuto al Sud” hai la possibilità di tenere dentro di te più anime, più appartenenze regionali, che ti permettono di arricchire il tuo bagaglio personale con i nuovi sapori, modi di dire e persone amiche che incontrerai sulla tua strada.

Una rete tra tornati e benvenuti al Sud potrebbe essere d’aiuto e supporto a chi si trasferisce?
“Magari organizzando delle iniziative sia culturali che d’incontro tra le persone che hanno scelto il Sud come casa.”

Cosa dovrebbe/potrebbe fare la rete BaS?
“Potrebbe mettere in contatto le persone attraverso varie iniziative.”

La Puglia, negli scatti di Alessandra:

Grazie Alessandra, per aver condiviso con noi il tuo Amore per la Puglia… siamo felici felici felici  di averti tra i nostri bentornati! 🙂

Marianna per BaS

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