Antonio Cofano, dopo la Laurea in Matematica lascia Taranto e si trasferisce a Torino per seguire un Master in Finanza Quantitativa. Torna a 28 anni.
La sua storia la racconta, per la prima volta nero su bianco, con un entusiasmo che tiene inchiodati ad ogni singola parola. Eppure, non sono le parole nè i numeri (tanto amati da laurearsi in matematica) lo strumento di comunicazione da lui preferito, bensì i video… E tramite il cortometraggio: ARIA (premio come miglior montaggio al festival Corto Corrente Città di Fiumicino e finalista al festival Puglia in corto) che le nostre strade si sono incrociate…
Per quale motivo sei tornato al Sud?
“Sono sempre stato abbastanza indeciso se avere un lavoro stabile nell’ambito economico-finanziario o se fare della mia passione per il cinema e per i video il mio lavoro, rischiando però di non avere uno stipendio fisso e adeguato rispetto alle ore di impegno lavorativo.
Dopo il liceo decisi quindi, di intraprendere gli studi universitari in matematica a Bari, principalmente come sfida con me stesso, ma anche perché la matematica è sempre stata una delle mie materie preferite. Conseguita la laurea magistrale mi si è riproposto lo stesso interrogativo, proseguire con i miei studi o cambiare strada per dedicarmi a realizzare video.
Continuare con gli studi voleva dire per me seguire un Master in Finanza Quantitativa (matematica applicata alla finanza) a Torino, presso il Collegio Carlo Alberto. Mi dissi però, che solo in caso di vittoria della borsa di studio l’avrei frequentato. E così fu, partii per Torino, precisamente per Moncalieri e intrapresi questo corso di studi. Ma più tempo passava e più mi rendevo conto che non era la strada per me. La mia educazione però, mi ha sempre portato a terminare ogni percorso da me iniziato, così conclusi il master e partecipai ad una serie di colloqui per entrare in una delle banche più importanti d’Italia, con sede a Milano. Passai i primi due step ma una volta arrivato al terzo ed ultimo rifiutai la proposta, avevo capito che era arrivato il momento di dare una svolta alla mia vita.
Benchè non avessi mai effettivamente lavorato con i video avevo già una discreta esperienza in questo campo e vario materiale da poter inserire nel mio CV: video musicali, cortometraggi e montaggi per spot pubblicitari.
Pensando che il Nord dell’Italia fosse il posto in cui i sogni possono avverarsi, se c’è impegno e dedizione, iniziai a mandare il mio CV in tutte le agenzie di comununicazione tra Milano, Torino, Bologna, Firenze, ecc… per la figura di videomaker di spot commerciali, figura apparentemente molto richiesta.
Prolungai la mia permanenza a Torino, sperando quantomeno di poter sostenere un colloquio presso qualcuna di queste agenzie. Il risultato però fu più che deludente, dopo ore ed ore spese ad inviare CV non ebbi nessuna risposta, e il risultato non cambiò quando cercai di inviare il CV anche all’estero. Ma non mi arresi, tornai a casa, a Taranto, per l’estate e continuai a lavorare ai miei video ed inviare CV.
L’unica cosa che riuscii a ottenere fu un lavoro come volontario, quindi con nessun tipo di compenso, in un’agenzia ad un’ora e mezza di auto da casa mia, in cui lavorava un mio ex collega di università. Dopo 9 mesi di lavoro con questa agenzia mi fu proposto un contratto con un salario molto basso che non mi permetteva neanche di ricoprire un terzo delle normali spese di sostentamento. Mi si ripropose quindi, il solito interrogativo se continuare nel cercare di fare il lavoro dei miei sogni o ripiombare, una volta per tutte, nel mondo della finanza e delle banche.
La svolta furono i miei amici di Taranto, Andrea e Michele, con storie di ritorno molto simile alla mia, che credevano nelle mie capacità ed erano pronti ad impegnarsi per creare qualcosa di creativo, innovativo. Qualcosa in cui lavorare fosse anche un piacere ed un divertimento. Da qui nacque “Aria“, cortometraggio su un ragazzo che si interroga sul restare o partire dalla propria città, che ci ha dato tante soddisfazioni, come il premio come miglior montaggio al Festival “Corto Corrente” di Fiumicino, ma anche l’incredibile visibilità su facebook.
Così, ha preso forma 88migliaorarie un’agenzia di video produzione e comunicazione con sede a Taranto. La fatica per portare avanti questa, per ora piccolissima, attività è molta ma le soddisfazioni sono tante e l’idea di aver creato qualcosa di così creativo e stimolante dal nulla e senza l’aiuto, finanziario e non, di altri ci riempie di fiducia e di speranza.
Quindi, sembra strano da dirsi ma tornare al Sud per me è significato avere la possibilità di realizzare i miei sogni lavorativi e realizzarli insieme a persone amiche, che credono nelle mie idee, e che mettono le loro idee e le loro esperienze a disposizione del progetto, restando sempre sincere ed entusiaste.
La tua valigia del ritorno è piena di…
“Esperienza e determinazione per cercare di realizzare i miei sogni.”
Complessivamente è stato un ritorno positivo o negativo?
“Positivo. Tornare, ci ha dato la possibilità di creare qualcosa dal nulla, esattamente come era nelle nostre idee.”
Quali sono state, se ce ne sono state, le difficoltà del rientro?
“Per me le difficoltà più grandi riguardano soprattutto gli eventi culturali. Nella mia città non ci sono molti cinema e purtroppo spesso il loro palinsesto è ristretto come genere. E’ difficilissimo inoltre che ci siano concerti musicali di grandi o meno artisti o anche giovani sperimentazioni. Purtroppo anche per quanto riguarda gli eventi culturali in generale la situazione non cambia, a meno che non si parli di sagre di paese, purtroppo anche questi organizzati non troppo bene. Cosa consiglio per superare questi problemi? Fare gruppo e cercare di organizzarsi in maniera indipendente ed entusiasta, sono certo che come me tanti altri ragazzi sarebbero contenti di partecipare, attivamente, ad eventi culturali di alto livello nella mia citta, se ce ne fossero.”
Di cosa ti occupi?
“Del mio lavoro ho già parlato in precedenza. La mia maggior passione, mi sembra intuibile, è quella per il cinema. Sono sempre stato un attento e costante cinefilo e ultimamente mi occupo anche di scrivere recensioni per una piccola rubrica ne “La voce di Manduria”.
Per il futuro, la nostra idea è quella di svilupparci dal punto di vista delle video produzioni a scopo puramente artistico. Mentre dal punto di vista commerciale vogliamo continuare ad espanderci valicando i confini tarantini, come già facciamo in qualche caso.”
Ci lasci un pensiero per BaS…
“Il team di 88migliaorarie rigrazia Bentornati al sud per aver inizialmente condiviso sulla propria pagina il nostro corto “Aria” e ora per averci dato la possibilità di raccontare la nostra storia.”
Una rete tra tornati al Sud potrebbe essere d’aiuto e supporto a chi torna?
“Creando una rete di figure competenti e appassionate che vogliano unirsi per valorizzare il luogo in cui vivono.”
Cosa dovrebbe/potrebbe fare la rete BaS?
“Potrebbe organizzare meeting tematici o eventi culturali.”
Se hai dell’altro da raccontarci questo spazio è tutto per te!
“Credo sia tutto, ho scritto praticamente tutta la mia storia, ed era la prima volta che mi capitava.”
La cosa che più ti mancava e/o la cosa che più ti mancherà.
“Le amicizie.”
Grazie Antonio, no, le nostre storie di ritorno lo dimostrano, non è strano realizzare i propri Sogni a Sud!! La tua storia di ritorno è bellissima. Ora aspettiamo anche quella di Andrea e Michele!! 🙂
Marianna per BaS